'Non dirmi che hai paura' (Samia) al Tribeca Film Festival: il racconto di coraggio e libertà
BARI - Il lungometraggio "Non dirmi che hai paura" (Samia), diretto da Yasemin Şamdereli, rappresenterà l'Italia al Tribeca International Film Festival 2024, nella sezione "International Narrative Competition". L'opera è tratta dall'omonimo bestseller internazionale di Giuseppe Catozzella, edito in Italia da Feltrinelli.
Il film narra la storia di Samia, nata a Mogadiscio, Somalia, durante una terribile guerra civile. Fin da giovane, Samia scopre di avere un talento straordinario: correre più veloce di chiunque altro. Con l'aiuto del suo amico Ali, trasforma questo talento in un sogno: rappresentare la Somalia ai Giochi Olimpici di Pechino del 2008.
Pur arrivando ultima nella gara dei 200m femminili, Samia riceve il sostegno del mondo intero in un momento di grande emozione. Tuttavia, al suo ritorno in Somalia, diventa bersaglio delle rappresaglie dei governanti islamici del Paese per aver corso senza velo, un atto considerato imperdonabile. Rischiando la vita, decide di intraprendere il pericoloso viaggio per raggiungere l'Europa, lottando per la sua libertà e il suo futuro contro un regime brutale.
Il film, girato anche in Puglia, principalmente a Taranto e nei suoi dintorni, è stato prodotto da Indyca con Rai Cinema, Neue Bioskop Film, Tarantula, Bim Produzione, in collaborazione con Momento Film, Voo, Be tv e Shelter Prod, Film I Väst, e con il sostegno del Ministero della Cultura MiC, dell'Apulia Film Fund di Apulia Film Commission e Regione Puglia, della Film Commission Torino Piemonte, di Eurimage - Council of Europe e del Programma Media dell'Europa Creativa.
Il film narra la storia di Samia, nata a Mogadiscio, Somalia, durante una terribile guerra civile. Fin da giovane, Samia scopre di avere un talento straordinario: correre più veloce di chiunque altro. Con l'aiuto del suo amico Ali, trasforma questo talento in un sogno: rappresentare la Somalia ai Giochi Olimpici di Pechino del 2008.
Pur arrivando ultima nella gara dei 200m femminili, Samia riceve il sostegno del mondo intero in un momento di grande emozione. Tuttavia, al suo ritorno in Somalia, diventa bersaglio delle rappresaglie dei governanti islamici del Paese per aver corso senza velo, un atto considerato imperdonabile. Rischiando la vita, decide di intraprendere il pericoloso viaggio per raggiungere l'Europa, lottando per la sua libertà e il suo futuro contro un regime brutale.
Il film, girato anche in Puglia, principalmente a Taranto e nei suoi dintorni, è stato prodotto da Indyca con Rai Cinema, Neue Bioskop Film, Tarantula, Bim Produzione, in collaborazione con Momento Film, Voo, Be tv e Shelter Prod, Film I Väst, e con il sostegno del Ministero della Cultura MiC, dell'Apulia Film Fund di Apulia Film Commission e Regione Puglia, della Film Commission Torino Piemonte, di Eurimage - Council of Europe e del Programma Media dell'Europa Creativa.