Prostituzione minorile, richiamo dell’Ordine dei giornalisti: 'Sull’inchiesta della Procura di Bari linguaggio rispettoso della Carta di Treviso'

BARI - In merito all’inchiesta giudiziaria sulla prostituzione minorile della Procura di Bari, di cui diversi quotidiani, testate online e tv anche pugliesi hanno dato notizia in queste ore, l’Ordine dei giornalisti della Puglia ricorda che la definizione “Baby squillo” ed espressioni similari violano l’art. 5 del T.U. dei doveri del giornalista (“Doveri nei confronti dei minori” - Allegato 2).

Si ricorda che l’odg approvato all’unanimità dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti già nel 2016 così scrive: “L'uso reiterato che molte testate, televisive, cartacee e online, fanno della definizione "baby squillo" è un'inammissibile violazione della Carta di Treviso. Le bambine sono le vittime e gli uomini che abusano di loro, i pedofili, sono i colpevoli. Per un reato così grave non ci sono attenuanti. Usare i termini corretti è alla base del nostro lavoro. Scambiare le vittime con i colpevoli dà luogo ad una informazione falsa e fuorviante”.

Info: ordine@og.puglia.it