MICHELE CASSANO - Venerdì 24 Maggio 2024 alle ore 20:00, alla presenza di S.E. Mons. Giuseppe
Satriano Arcivescovo di Bari-Bitonto e di S.E. Mons. Francesco Cacucci Arcivescovo emerito della diocesi,
nella Cattedrale di Bari si presenterà il libro del monaco benedettino Giulio Meiattini: “Preghiera, Teologia,
Pastorale. L’eredità di Mons. Mariano Magrassi osb, edizione La Scala.
L’incontro sarà moderato da don Mario Castellano, mentre la relazione sarà eseguita da don Jean Paul Lieggi, alla presenza dell’autore del volume.
Mons. Mariano Magrassi è stato Arcivescovo di Bari-Bitonto dal 17 dicembre 1977 al 3 luglio 1999. La presentazione si inserisce nel 20° anniversario della morte di Padre Mariano (come preferiva essere chiamato), che avvenne il 15 aprile del 2004 a Noci presso l’abbazia San Maria della Scala, luogo in cui si era ritirato dopo aver dato le dimissioni per motivi di salute da Arcivescovo di Bari-Bitonto. Padre Mariano, prima della nomina episcopale del Santo Padre Paolo VI, era stato abate nel monastero benedettino.
Tanti ricordano ancora Mons. Magrassi, tanti giungono nella cripta della Cattedrale di Bari a pregare sulla sua tomba. Per molti sacerdoti, religiosi e fedeli Mons. Magrassi era un padre, un fratello e un amico. Come non ricordare le sue omelie e i suoi messaggi sociali indirizzati alla diocesi e alla città (24). Nel suo magistero sociale grande attenzione dedicò al tema della pace. L’Arcivescovo firmò, con tutti i Vescovi della Metropolia, un vibrante appello: “ La Puglia, arca di Pace e non arco di guerra” . I suoi libri dedicati alla divina scrittura, alla teologia, alla pastorale, alla liturgia e alla preghiera, di cui era maestro, vengono consultati ancora oggi, non solo dagli ‘addetti’ ai lavori.
Il suo libro “Afferrati da Cristo”, pubblicato dopo aver predicato gli esercizi spirituali al Santo Padre San Paolo VI, è ancora letto e citato da sacerdoti, religiosi e fedeli.
Ho conosciuto Padre Mariano fin da ragazzino, perché ho sempre frequentato la Parrocchia Cattedrale. Tante volte ho servito insieme ai miei amici la messa che celebrava in Cattedrale.
Era sempre gentile ed affettuoso nei nostri riguardi. Fu lui, insieme al Capitolo Metropolitano di Bari e allora parroco della Cattedrale di Bari don Carlo Colasuonno, che mi volle assumere nel 1991 come sacrista nella Cattedrale. Era un lavoro che non volevo fare, ma che accettai in seguito alla sua insistenza e al suo incoraggiamento.
Padre Mariano nutriva grande affetto e stima nei miei riguardi e di mia moglie Angela che in quel periodo svolgeva mansioni di segretaria presso la parrocchia, tanto che volle celebrare il nostro matrimonio. Oltre a preparare con i miei colleghi le solenni celebrazioni in Cattedrale, molte volte gli ho fatto anche da autista.
Il mercoledì, sua giornata libera da impegni pastorali, lo accompagnavo al monastero di Noci dove si ritirava in preghiera. In macchina si pregava e si parlava di tutto. S’interessava della situazione della città in particolare della città antica di Bari in quel periodo attanagliata da tanti problemi, della mia famiglia, dei giovani, di mio fratello don Angelo Cassano, da lui nominato parroco dopo due anni di messa al Quartiere San Paolo, parrocchia di San Giovanni Bosco.
Mons. Magrassi volle istituire nella diocesi l'Unione Diocesana Sacristi e mi diede il compito di fondarla. Era attento anche al mondo del lavoro e favorì l'assunzione di altri giovani all'interno delle chiese e degli enti. Fu definito il Vescovo della Sintesi. Lui amava dire : “Il vescovo non è certamente l’insieme dei carismi, ma è il carisma dell’insieme”.
Sono grato a lui per tutto quello che mi ha insegnato, soprattutto per l’amore che mi ha trasmesso per la liturgia, la sacra scrittura e la preghiera del mattino e della sera elevata al Padre che recito con il breviario che mi regalò con una dedica: “A Michele Cassano l’augurio di una preghiera fervente con la chiesa”. +Mariano A. Magrassi 6 Marzo 1992
L’incontro sarà moderato da don Mario Castellano, mentre la relazione sarà eseguita da don Jean Paul Lieggi, alla presenza dell’autore del volume.
Mons. Mariano Magrassi è stato Arcivescovo di Bari-Bitonto dal 17 dicembre 1977 al 3 luglio 1999. La presentazione si inserisce nel 20° anniversario della morte di Padre Mariano (come preferiva essere chiamato), che avvenne il 15 aprile del 2004 a Noci presso l’abbazia San Maria della Scala, luogo in cui si era ritirato dopo aver dato le dimissioni per motivi di salute da Arcivescovo di Bari-Bitonto. Padre Mariano, prima della nomina episcopale del Santo Padre Paolo VI, era stato abate nel monastero benedettino.
Tanti ricordano ancora Mons. Magrassi, tanti giungono nella cripta della Cattedrale di Bari a pregare sulla sua tomba. Per molti sacerdoti, religiosi e fedeli Mons. Magrassi era un padre, un fratello e un amico. Come non ricordare le sue omelie e i suoi messaggi sociali indirizzati alla diocesi e alla città (24). Nel suo magistero sociale grande attenzione dedicò al tema della pace. L’Arcivescovo firmò, con tutti i Vescovi della Metropolia, un vibrante appello: “ La Puglia, arca di Pace e non arco di guerra” . I suoi libri dedicati alla divina scrittura, alla teologia, alla pastorale, alla liturgia e alla preghiera, di cui era maestro, vengono consultati ancora oggi, non solo dagli ‘addetti’ ai lavori.
Il suo libro “Afferrati da Cristo”, pubblicato dopo aver predicato gli esercizi spirituali al Santo Padre San Paolo VI, è ancora letto e citato da sacerdoti, religiosi e fedeli.
Ho conosciuto Padre Mariano fin da ragazzino, perché ho sempre frequentato la Parrocchia Cattedrale. Tante volte ho servito insieme ai miei amici la messa che celebrava in Cattedrale.
Era sempre gentile ed affettuoso nei nostri riguardi. Fu lui, insieme al Capitolo Metropolitano di Bari e allora parroco della Cattedrale di Bari don Carlo Colasuonno, che mi volle assumere nel 1991 come sacrista nella Cattedrale. Era un lavoro che non volevo fare, ma che accettai in seguito alla sua insistenza e al suo incoraggiamento.
Padre Mariano nutriva grande affetto e stima nei miei riguardi e di mia moglie Angela che in quel periodo svolgeva mansioni di segretaria presso la parrocchia, tanto che volle celebrare il nostro matrimonio. Oltre a preparare con i miei colleghi le solenni celebrazioni in Cattedrale, molte volte gli ho fatto anche da autista.
Il mercoledì, sua giornata libera da impegni pastorali, lo accompagnavo al monastero di Noci dove si ritirava in preghiera. In macchina si pregava e si parlava di tutto. S’interessava della situazione della città in particolare della città antica di Bari in quel periodo attanagliata da tanti problemi, della mia famiglia, dei giovani, di mio fratello don Angelo Cassano, da lui nominato parroco dopo due anni di messa al Quartiere San Paolo, parrocchia di San Giovanni Bosco.
Mons. Magrassi volle istituire nella diocesi l'Unione Diocesana Sacristi e mi diede il compito di fondarla. Era attento anche al mondo del lavoro e favorì l'assunzione di altri giovani all'interno delle chiese e degli enti. Fu definito il Vescovo della Sintesi. Lui amava dire : “Il vescovo non è certamente l’insieme dei carismi, ma è il carisma dell’insieme”.
Sono grato a lui per tutto quello che mi ha insegnato, soprattutto per l’amore che mi ha trasmesso per la liturgia, la sacra scrittura e la preghiera del mattino e della sera elevata al Padre che recito con il breviario che mi regalò con una dedica: “A Michele Cassano l’augurio di una preghiera fervente con la chiesa”. +Mariano A. Magrassi 6 Marzo 1992