Salta il ritorno del redditometro: Meloni sospende il decreto

(Alexandros Michailidis/Shutterstock)

ROMA - Dopo le tensioni con la Lega, la premier Giorgia Meloni ha deciso di sospendere il decreto sul redditometro. "Nessun grande fratello fiscale", ha garantito la Presidente del Consiglio, ribadendo l'intenzione del governo di stanare i "grandi evasori" piuttosto che controllare le spese dei "cittadini onesti". Meloni ha visto il viceministro dell'Economia Maurizio Leo, autore del decreto, per discutere della situazione e prendere la decisione di sospensione.

Le tensioni nella maggioranza

La decisione ha suscitato immediati commenti e reazioni. Antonio Misiani, responsabile economico del Partito Democratico, ha definito la situazione una "figuraccia" e ha chiesto le dimissioni non solo di Leo ma anche del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, considerati "platealmente smentiti" dalla premier. All'interno della maggioranza, sono stati soprattutto gli alleati di governo a chiedere di fermare le nuove regole sul redditometro. Antonio Tajani, leader di Forza Italia, ha puntato all'abolizione del decreto di Leo e si è detto soddisfatto dell'annuncio dello stop. La Lega, dal canto suo, ha chiesto un impegno esplicito del governo per chiarire la portata del decreto ministeriale e confermare il superamento dell'istituto del redditometro, tramite un ordine del giorno al decreto Superbonus sottoscritto da tutti i deputati di Italia Viva.

Cosa succede ora

Per sospendere l'applicazione della nuova versione del redditometro sarà necessario un nuovo decreto ministeriale, che dovrà essere firmato sempre da Leo. Ernesto Maria Ruffini, direttore dell'Agenzia delle Entrate, ha precisato che il redditometro è uno strumento "sempre stato residuale", utilizzato dall'amministrazione finanziaria quando non ci sono elementi per ricostruire il reddito di un contribuente, come nel caso degli evasori totali che non hanno presentato la dichiarazione dei redditi ma dimostrano una significativa capacità di spesa.

Nel frattempo, oggi alla Camera si tiene il voto finale sul decreto legge superbonus, un altro tema caldo nel panorama politico ed economico italiano.

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