LECCE - "Il presente è confusione, il passato è certezza. E che Lecce attraverso Adriana Poli Bortone possa rinascere è una certezza. Con una grande aspirazione: diventare patrimonio Unesco. Ad oggi la città non è inserita tra i siti pugliesi patrimonio dell’Unesco e questo è un danno, sì, ma per l’Unesco. Sono convinto che la visione di Adriana Poli Bortone, protesa a valorizzare anche la storia più antica della sua Lecce, sia una scelta lungimirante e vincente".
Ad affermarlo è Vittorio Sgarbi, candidato alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno per Fratelli d’Italia che insieme ad Adriana Poli Bortone ha fatto una passeggiata tra palazzi color crema e ricami incastonati nei muri, tra arte e cantieri aperti.
Sgarbi ha dunque pienamente condiviso la visionaria idea di Adriana Poli Bortone di estendere il patrimonio artistico e storico di Lecce al cielo, al mare e alla civiltà romana. Lecce non è solo barocco, il suo patrimonio attraversa la storia dei luoghi e delle genti che la abitano, si permea e si nutre ancora degli influssi della civiltà romana. Parlare solo di una città barocca è corretto, ma troppo riduttivo. Lecce ha tanto altro potenziale inespresso: cielo, mare, terra, storia e "terrazze". Le terrazze, citate in incontri pubblici e all'interno di un punto di programma, sono bellissime perché sono quei luoghi ancorati alla terra ma protesi verso il cielo.
Allargare le aree di interesse e valorizzazione della città è un’idea straordinaria, la migliore risposta che si possa dare per puntare sulla cultura in toto, ma anche su una movida capace di far vivere la città tutto l'anno, chiaramente nel rispetto dei residenti. Lecce ha la forza di rinascere con la cultura, in un Meridione che è il centro del pensiero, ha concluso Sgarbi.