'Stoc Ddò – Io sto qua': la resilienza in scena a Bari


BARI – Il progetto "Second Life" continua il suo percorso di sensibilizzazione nei quartieri di Bari con il secondo evento in programma: lo spettacolo teatrale "Stoc Ddò – Io sto qua", una toccante storia di coraggio e resilienza. La rappresentazione, che si terrà lunedì 27 maggio 2024 alle 19:00 presso l'Istituto Comprensivo “B. Grimaldi – L. Lombardi” in via Lombardia 2, è un omaggio alla forza di vivere una seconda vita anche dopo un dolore disumano come la perdita di un figlio.

Lo spettacolo è basato sulla tragica vicenda di Michele Fazio, un ragazzo di quasi 16 anni che nel 2001 fu vittima di un fuoco incrociato a Bari Vecchia. Da quella tragica notte, è nata una storia di resistenza e forza, rappresentata dalla lotta antimafia di sua madre, Lella Fazio. La voce di Lella è diventata simbolo di legalità e di opposizione alla violenza, trasformando il suo dolore in un grido di giustizia.

"Stoc Ddò – Io sto qua" è una pièce teatrale scritta da Osvaldo Capraro e interpretata da Sara Bevilacqua, che ne ha curato anche la regia. Racconta la storia di Lella, che con la sua presenza di madre ferita ha imposto la giustizia ai clan mafiosi, denunciando e testimoniando contro di loro. "Io non fuggo e nemmeno chiudo la porta di casa: io sto qua" è il motto di Lella, che ha trovato la forza di combattere grazie all'esempio della madre, al sostegno del marito Pinuccio e della comunità, ma soprattutto dal dialogo mai interrotto con suo figlio Michele.

L'evento sarà introdotto da interventi di Lella e Pinuccio Fazio, genitori di Michele, Maria Pia Vigilante, presidente dell’associazione Giraffa, Valeria Montaruli, presidente del Tribunale per i minorenni di Bari, Ines Pierucci, assessora alla cultura del Comune di Bari, il questore di Bari Giovanni Signer e don Angelo Cassano, referente di Libera per Bari.

Lo spettacolo fa parte del progetto "Second Life", realizzato con il sostegno di Fondazione con il Sud, volto a rafforzare le azioni del centro antiviolenza "Paola Labriola" gestito dall’APS G.I.R.A.F.F.A. L'obiettivo è di aiutare le donne vittime di violenza a recuperare la propria autostima e avviare percorsi di reinserimento socio-lavorativo, promuovendo al contempo un cambiamento culturale.

"Abbiamo deciso di proseguire la nostra attività di sensibilizzazione nel quartiere San Paolo di Bari – ha dichiarato Maria Pia Vigilante, presidente di Giraffa – perché sappiamo che ha molte fragilità le cui conseguenze ricadono spessissimo sulle donne. Abbiamo deciso di portare questa pièce teatrale all’interno del progetto Second Life perché rappresenta una violenza grave che Lella e Pinuccio hanno subito con l’uccisione di Michele Fazio. Non è possibile fare una graduatoria delle violenze, ma è possibile lavorare giorno dopo giorno per il ripristino della legalità e del rispetto dei diritti umani".

L’ingresso allo spettacolo è gratuito e libero fino ad esaurimento posti.