Tar di Bari: concessioni balneari prorogate fino al 2033 per 21 stabilimenti a Monopoli


BARI - Il Tar di Bari ha emesso una serie di sentenze favorevoli per 21 stabilimenti balneari a Monopoli (BA), annullando la procedura di gara e prorogando le concessioni fino al 2033. Questa decisione arriva in seguito alla contestazione della delibera del Comune di Monopoli, che intendeva ridurre la durata delle concessioni dal 2033 al 2024.

La terza sezione del Tribunale pugliese ha stabilito che le gare per le concessioni demaniali marittime non sono necessarie, poiché il diritto europeo consente la proroga o l'assegnazione delle concessioni attraverso la pubblicazione all'albo comunale delle relative istanze. Questo è in linea con una pronuncia della Corte di Giustizia Europea del 20 aprile 2023, che ha lasciato agli Stati membri ampi margini di discrezionalità sulle procedure di selezione, purché garantiscano imparzialità e trasparenza.

Sebbene positiva, questa sentenza evidenzia l'attuale incertezza nel settore balneare, con il Governo che non ha ancora emesso una legge per garantire la continuità dei concessionari storici. Questa mancanza di chiarezza sta creando difficoltà agli operatori balneari, già alle prese con una stagione estiva segnata dal caos. Molti Comuni stanno bandendo gare in autonomia, mentre altri hanno già concluso le riassegnazioni delle concessioni.

L'avvocato Nicolò Maellaro, Vicepresidente nazionale di La Base Balneare con Donnedamare, ha sottolineato l'importanza di un confronto tecnico con la Comunità Europea e ha espresso l'urgenza di un intervento legislativo del Governo italiano per evitare che i comuni agiscano in modo disomogeneo.

Anche Assobalneari Italia e La Base Balneare con Donnedamare hanno accolto positivamente le decisioni del Tar di Bari, ma hanno sottolineato la necessità di un chiarimento politico urgente. Chiedono un'azione tempestiva per affrontare la situazione, evidenziando l'importanza di un approccio tecnico ed economico nella trattativa con la Comunità Europea, considerando gli interessi economici in gioco.