Tensione in Commissione Finanze del Senato sul Dl Superbonus: emendamento del governo sotto la lente

ROMA - Nella Commissione Finanze del Senato, si è protratta una giornata di tensione in merito all'esame del Decreto Legge Superbonus. In particolare, è stato oggetto di dibattito l'emendamento proposto dal governo, il quale prevede l'obbligo di ripartire le detrazioni dell'agevolazione edilizia in 10 anni anziché 4, con effetto retroattivo a partire da quest'anno.

Nel corso della seduta, sono giunti in Commissione i pareri del Ministero dell'Economia e delle Finanze sui subemendamenti che intendono modificare l'emendamento governativo. Secondo quanto riferito, i pareri sono contrari alle proposte di modifica presentate da Forza Italia, le quali mirano a eliminare la retroattività dell'allungamento a 10 anni delle detrazioni.

Prima della ricezione di tali notizie, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha già precisato che, in mancanza delle modifiche richieste, il suo partito voterà contro il testo di legge.

Il Decreto Legge Superbonus include anche altre disposizioni, come lo stop per le banche alla compensazione dei crediti con i debiti previdenziali e l'introduzione, prevista per luglio, della sugar tax. Tuttavia, il Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha dichiarato che l'entrata in vigore della sugar tax potrebbe slittare a gennaio 2025, in attesa di una riformulazione del MEF che individui la copertura per il rinvio, pari a circa 72 milioni di euro.

Parallelamente alle discussioni sul contenuto del decreto, si è verificato un aumento del numero dei membri della commissione incaricata dell'esame, passando da 19 a 20 componenti. Tale decisione ha suscitato polemiche da parte delle opposizioni, le quali hanno sottolineato la mancanza di comunicazione formale all'aula da parte del presidente del Senato Ignazio La Russa. La nuova composizione della Commissione entrerà in vigore da domani, come specificato dall'onorevole La Russa durante l'assemblea.