FRANCESCO GRECO. TRICASE – Un viaggio nel cuore vivo del Mediterraneo: è il concept della rassegna cinematografica detta “Gentium Fest”. Che intende proporre le opere dei registi dei Paesi che sul mare vi si affacciano. Il grande cinema a Tricase.
Dunque, il Mediterraneo torna centrale, com’è stato per secoli e millenni. Con la sua ricchezza, la Babele di popoli, etnie, culture, narrazioni, immaginari sedimentate nel tempo: così com’è stato nella sua lunga, affascinante storia. Un’idea polisemica (per sostenerla può farlo col crowdfunding andando su GoFundMe), densa di intersezioni, aggettanze, pulsante di interfacce, la cui scansione dialettica ci facciamo spiegare dal vulcanico Gigi Campanile, un raffinato cinefilo a cui si deve anche l’appuntamento di fine estate dell’apprezzatissimo e seguitissimo SIFF (Salento International Film Festival) giunto quest’anno alla 21ma edizione (10-15 settembre).
Che cos’è il Gentium Film Fest?
E’ un viaggio esplorativo nel cuore pulsante del Mediterraneo, che si terrà nel pittoresco Salento nel mese di Novembre (Date da confermare). Un festival unico nel suo genere che si propone di festeggiare la ricca diversità e la bellezza intramontabile delle culture mediterranee, offrendo allo stesso tempo una piattaforma per la condivisione di storie che trascendono il mare che ci unisce.
Ci sarà un filo conduttore, una password?
Al centro vi è la parola “Gentium”, un termine che richiama l’essenza stessa dei popoli, evocando le radici comuni e profonde che intrecciano insieme le culture in un abbraccio fraterno e universale. Rifacendosi al concetto di ”Ius Gentium” del diritto romano, che rappresentava un insieme di principi e norme accettati come universali, il festival si erige come un moderno erede di queste idee, promuovendo la convivenza pacifica e la comprensione attraverso il linguaggio universale del cinema.
Come lo immagina in termini concreti?
Il GFF si distingue come un palcoscenico globale, brillando come un faro di unità e inclusività. Attraverso una curata selezione di opere cinematografiche, il festival mira a illuminare le storie che dimostrano come, nonostante le distanze geografiche, siamo tutti connessi da fili invisibili di umanità condivisa. Il cinema, in questo contesto, diventa un mezzo potente per costruire ponti culturali, abbattere le barriere invisibili che ci separano e tessere le diverse fibre dell’esistenza umana in un ricco tessuto di empatia e comprensione reciproca.
Dal punto di vista operativo è già al lavoro?
Abbiamo invitato le Ambasciate del bacino mediterraneo, cineasti, appassionati di cinema e viaggiatori curiosi da tutto il mondo a unirsi a noi in questa straordinaria avventura nel Salento, per celebrare insieme la diversità e la bellezza delle culture del Mediterraneo. Partecipando al GFF avrete l’opportunità unica di immergervi in storie che celebrano le tradizioni, le vite e le esperienze delle popolazioni mediterranee, vivendo momenti di profonda connessione umana e culturale. Unitevi a noi e siate testimoni di come il cinema possa realmente unire i popoli, mostrando che, nonostante le nostre differenze, siamo tutti legati dalla stessa trama di umanità. È un invito a scoprire, imparare e celebrare insieme, sotto il cielo stellato del Mediterraneo, nel cuore del Salento.
Può dare qualche dettaglio su come si partecipa?
E’ un’occasione imperdibile per cineasti che desiderano esplorare e condividere la ricchezza e la diversità di questo storico crogiolo di civiltà. Se si è registi alla ricerca di un palcoscenico dove far risplendere la loro opera, ecco come ci si può lanciare in questa avventura cinematografica. Concludiamo con qualche dato tecnico? Volentieri. Questa prima edizione si terrà a dicembre 2024, con date specifiche ancora da annunciare. La location esatta verrà comunicata prossimamente. Possono partecipare autori originari di uno dei seguenti paesi del Mediterraneo: Albania, Algeria, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Cipro, Egitto, Francia, Grecia, Israele, Italia, Libano, Libia, Malta, Monaco, Marocco, San Marino, Montenegro, Slovenia, Spagna, Siria, Tunisia e Turchia. Con cortometraggi della durata massima di 15 minuti, documentari brevi di una durata massima di 30 minuti, lungometraggi di durata minima 60 minuti. Altri requisiti: per garantire la rilevanza e la freschezza dei contenuti, il film deve essere stato prodotto dopo il 1° gennaio 2023. Si può iscrivere al massimo un film al concorso.