PARIGI - Il presidente francese Emmanuel Macron ha sollevato preoccupazioni sulla possibilità di truppe di terra in Ucraina, nel caso in cui Mosca "sfondi le linee del fronte" e Kiev ne faccia richiesta. Questo è emerso da un'intervista rilasciata ieri all'Economist. La dichiarazione di Macron ha suscitato una risposta immediata dal Cremlino, che ha definito le parole del presidente francese una "tendenza molto pericolosa". Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha affermato che Mosca sta "monitorando da vicino" le dichiarazioni provenienti da Parigi.
Nel frattempo, la situazione in Ucraina orientale rimane estremamente tesa. La città di Chasiv Yar, che è stata bombardata per mesi dalle forze russe, è ora un panorama desolato di distruzione. Le immagini aeree catturate da un drone e pubblicate dall'Associated Press mostrano la città completamente carbonizzata, simbolo del devastante impatto del conflitto sulla popolazione civile.
Questi sviluppi sottolineano l'urgente necessità di una risoluzione diplomatica del conflitto in Ucraina orientale. L'escalation delle tensioni e le minacce di intervento militare da parte di qualsiasi parte rappresentano una minaccia per la stabilità della regione e per la pace internazionale.
Il mondo osserva con apprensione mentre si affrontano le complesse dinamiche geopolitiche che coinvolgono Mosca, Kiev e le potenze occidentali. È fondamentale che tutte le parti coinvolte dimostrino moderazione e si impegnino nel dialogo costruttivo per evitare un'ulteriore escalation del conflitto e lavorare verso una soluzione pacifica e duratura.