BARI - La Sanità pubblica per tutti. Un team del Dipartimento di Prevenzione della ASL Bari, guidato dalla dott.ssa Antonella Spica e composto da un’infermiera e un’assistente sanitaria del SISP Area Metropolitana, ha dedicato una giornata alle vaccinazioni nelle strutture di Bari che ospitano i migranti. Si tratta della prima iniziativa del progetto di collaborazione tra la ASL Bari e il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro nell’ambito del più ampio “Protocollo B.A.R.I. - Baricentro per l’Attuazione di una Rete d’Inclusione”.
Gli operatori sanitari, d’intesa con la Prefettura, hanno avuto accesso alle strutture di Bari che ospitano i migranti, sia il Centro di Prima Accoglienza (CPA, ex-Cara) sia il Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR), per una prima seduta di vaccinazioni con un obiettivo di prevenzione e salute pubblica. 255 in totale le somministrazioni effettuate su 156 ospiti, tra le due strutture: 131 vaccinazioni contro difterite-tetano-pertosse e polio, 25 anti difterite-tetano-pertosse e 99 anti papilloma virus. Netta prevalenza di maschi (97%) e un’età media di 27 anni per gli uomini e 25 per le donne, mentre per quanto riguarda la provenienza si tratta di persone originarie soprattutto di Paesi africani, Mali, Egitto, Costa d’Avorio, Burkina Faso, Guinea e del Bangladesh.
La prima uscita operativa del team della ASL Bari è la concreta realizzazione di quanto previsto dal Protocollo “B.A.R.I. - Baricentro per l’Attuazione di una Rete d’Inclusione”, sottoscritto nell’ottobre 2023, che oltre all’azienda sanitaria e al Dipartimento di Giurisprudenza UNIBA, riunisce anche il Comune di Bari, la Facoltà Teologica Pugliese e l’Arcidiocesi di Bari-Bitonto. Una "rete virtuosa" tra le Istituzioni del territorio, finalizzata a promuovere la città di Bari quale modello territoriale di inclusione sociale. In tal senso, il progetto di collaborazione tra la ASL Bari e il Dipartimento di Giurisprudenza UNIBA mira a garantire ai soggetti cosiddetti fragili della nostra comunità la conoscenza, l’accessibilità e la fruibilità dei servizi sanitari. E dopo una prima analisi sullo stato dell’arte del sistema dell’assistenza sanitaria a Bari, sono risultati prioritari gli interventi finalizzati a organizzare, in modo sistematico, i servizi sanitari offerti agli stranieri.