"Il voto favorevole alla promozione dell'autonomia differenziata da parte del centrodestra, compresi i parlamentari di destra del sud, rappresenta un tradimento nei confronti del popolo italiano e dell'unità nazionale. Questa decisione ha diviso il nostro paese in due: le regioni più povere sono state abbandonate al loro destino, mentre quelle più ricche potranno beneficiare di maggiori risorse. In un paese veramente patriota, sarebbe dovuto accadere l'opposto: le regioni economicamente più forti avrebbero dovuto condividere parte della loro ricchezza per aiutare le regioni svantaggiate. La premier Meloni ha scambiato il Sud con la Lega: l'autonomia differenziata per i leghisti e la legge sul premierato per Fratelli d'Italia. Entrambe le leggi sono in netto contrasto con la nostra Costituzione e il centrosinistra si mobiliterà per impugnarle dinanzi alle autorità competenti" si legge in una nota stampa a cura di Tommaso Gioia, Consigliere per la Sanità del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
"Un aspetto ancora più drammatico riguarda la sanità. La mobilità sanitaria interregionale a favore delle regioni del nord, come Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia, ha raggiunto livelli inimmaginabili. La mobilità sanitaria è un fenomeno sociale ed economico che riflette le disuguaglianze e le contraddizioni di uno stato nazionale che non riesce a tutelare i propri cittadini. L'autonomia differenziata peggiorerà ulteriormente questa situazione. Un governo responsabile dovrebbe adottare misure per colmare questo divario. Tuttavia, il governo Meloni ha abbandonato il Meridione e le regioni economicamente svantaggiate al loro destino. Dobbiamo ribellarci a questo abuso e rivendicare il nostro diritto alla tutela della salute, garantito dall'articolo 32 della nostra Costituzione. Mi complimento con i tre deputati di Forza Italia della Calabria, Francesco Cannizzaro, Giuseppe Mangialavori e Giovanni Arruzzolo, per non aver partecipato ai voti sugli emendamenti e sul provvedimento finale sull'autonomia differenziata. Hanno riconosciuto che il testo del provvedimento avrebbe richiesto un ulteriore approfondimento e miglioramento, oltre a un iter parlamentare più sereno e lineare. Hanno compreso bene l'errore di questa legge, soprattutto per quanto riguarda le materie non misurabili con i Lep, che potranno essere oggetto di intese immediate tra Stato e Regioni, con probabili fughe in avanti di territori che già vivono una situazione di vantaggio rispetto al Mezzogiorno. La loro posizione rappresenta un'ulteriore conferma di questo attacco alle nostre regioni del sud" continua ancora Tommaso Gioia.
"Inoltre, desidero comunicare che nei prossimi giorni forniremo ulteriori dettagli sulla manifestazione, compresa la data precisa e la location. Sono lieto di informarvi che l'evento sarà organizzato nella provincia di Brindisi. Questa scelta è stata fatta per garantire una maggiore visibilità e partecipazione da parte di tutti coloro che si oppongono a questa infamia di legge. Vi invitiamo a rimanere aggiornati sulle nostre comunicazioni future e ad unirvi a noi nella lotta per difendere i principi di uguaglianza e solidarietà che sono alla base del nostro Paese. Insieme possiamo fare la differenza e portare avanti il nostro messaggio di protesta in modo pacifico ma deciso" conclude, infine, Tommaso Gioia.