ROMA – “Delle due l’una: o la Presidente Meloni fa finta di non
vedere le criticità del DDL Calderoli, oppure non le ha ancora comprese
fino in fondo.”
Così Ubaldo Pagano, Capogruppo PD in Commissione Bilancio a
Montecitorio.
“Per difendere l’indifendibile, la Presidente del Consiglio ripete sempre la stessa frase fatta, ossia che i LEP saranno una garanzia per non aumentare le disuguaglianze. Peccato, però, che lei stessa abbia deciso di delegare la definizione dei livelli a un Comitato di tecnici estromettendo il Parlamento e che nel testo di Calderoli non ci sia nemmeno un euro per garantire davvero livelli minimi universali in tutto il Paese. Forse non è chiaro che senza un controllo del Parlamento si rischia che materie importanti che hanno a che fare con i diritti dei cittadini finiscano per essere trattate diversamente, permettendone la devoluzione “veloce” alle Regione, con tanto di trattenimento su ciascun territorio del proprio residuo fiscale. Se non è questa una truffa per il resto d’Italia…”.
“Rispetto alle rassicurazioni per il Sud – continua Pagano – ci sarebbe da scrivere un tomo. La perequazione c’è solo sulla carta e, alla prova dei fatti, il Governo ha tolto 3,5 miliardi da quell’obiettivo invece di stanziare le risorse che servirebbero. Non accettiamo, poi, che da destra si dica che non vogliamo discutere nel merito. È da oltre un anno che proviamo a raddrizzare il tiro di quel pessimo testo con i nostri emendamenti ma puntualmente ci troviamo di fronte una maggioranza che scappa dal confronto. Se ora ci ritroviamo una legge dello Stato capace di minare le fondamenta dell’unità nazionale, avvertire gli italiani del disastro che si sta producendo è davvero il minimo per chi ha davvero a cuore la Costituzione e la patria.”
“Per difendere l’indifendibile, la Presidente del Consiglio ripete sempre la stessa frase fatta, ossia che i LEP saranno una garanzia per non aumentare le disuguaglianze. Peccato, però, che lei stessa abbia deciso di delegare la definizione dei livelli a un Comitato di tecnici estromettendo il Parlamento e che nel testo di Calderoli non ci sia nemmeno un euro per garantire davvero livelli minimi universali in tutto il Paese. Forse non è chiaro che senza un controllo del Parlamento si rischia che materie importanti che hanno a che fare con i diritti dei cittadini finiscano per essere trattate diversamente, permettendone la devoluzione “veloce” alle Regione, con tanto di trattenimento su ciascun territorio del proprio residuo fiscale. Se non è questa una truffa per il resto d’Italia…”.
“Rispetto alle rassicurazioni per il Sud – continua Pagano – ci sarebbe da scrivere un tomo. La perequazione c’è solo sulla carta e, alla prova dei fatti, il Governo ha tolto 3,5 miliardi da quell’obiettivo invece di stanziare le risorse che servirebbero. Non accettiamo, poi, che da destra si dica che non vogliamo discutere nel merito. È da oltre un anno che proviamo a raddrizzare il tiro di quel pessimo testo con i nostri emendamenti ma puntualmente ci troviamo di fronte una maggioranza che scappa dal confronto. Se ora ci ritroviamo una legge dello Stato capace di minare le fondamenta dell’unità nazionale, avvertire gli italiani del disastro che si sta producendo è davvero il minimo per chi ha davvero a cuore la Costituzione e la patria.”
Tags
Politica