Nelle recenti elezioni amministrative a Bari e Lecce, si sono osservati comportamenti differenti tra gli elettori dei vari candidati, influenzando l'esito dei ballottaggi in entrambe le città.
Bari: alta astensione al secondo turno
A Bari, il fenomeno dell'astensionismo ha caratterizzato il secondo turno elettorale. Gli elettori dei candidati Leccese (centrosinistra) e Romito (centrodestra) hanno scelto in molti casi di non recarsi nuovamente alle urne, forse scoraggiati dal risultato decisivo del primo turno. Secondo le stime di YouTrend, solo il 59% degli elettori di Leccese e il 52% di quelli di Romito hanno partecipato al ballottaggio.
Diverso è stato il comportamento degli elettori di Laforgia, i quali hanno dimostrato maggiore partecipazione. L'80% di essi ha sostenuto Leccese al secondo turno, mentre il 16% ha votato per Romito. Questo dato indica una significativa convergenza dell'elettorato di Laforgia verso il candidato del centrosinistra.
Lecce: la fedeltà degli elettori e la vittoria di Poli Bortone
A Lecce, gli elettori di Salvemini (centrosinistra) si sono dimostrati più fedeli rispetto a quelli di Adriana Poli Bortone (centrodestra), sebbene quest'ultima abbia comunque vinto. YouTrend rileva che l'86% degli elettori di Poli Bortone ha riconfermato il proprio voto, contro il 91% degli elettori di Salvemini. Questo alto tasso di fedeltà ha permesso al candidato del centrosinistra e sindaco uscente di ridurre il divario rispetto alla rivale, senza però riuscire a evitarne la vittoria.
Conclusioni
Le elezioni a Bari e Lecce hanno evidenziato comportamenti elettorali diversi tra le due città. A Bari, l'astensionismo ha penalizzato entrambi i principali candidati, mentre a Lecce, la fedeltà degli elettori ha giocato un ruolo cruciale, pur non alterando l'esito finale. Questi risultati sottolineano l'importanza della mobilitazione elettorale e della capacità dei candidati di mantenere e ampliare la propria base di sostegno nei momenti decisivi.