Benvenuto G7, la Puglia alla sua prova più importante

(paparazzza/Shutterstock)

FEDERICO AVERSA
- Il grande evento dell’anno è arrivato. Da oggi inizia ufficialmente il G7 in Puglia, l’opportunità delle opportunità. Questa sera l’evento di apertura, la cena al Castello Svevo di Brindisi offerta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Sul piano turistico, forse non tutti hanno ancora colto i vantaggi che ne scaturiranno, dovuti in particolare alle migliaia di giornalisti che parlano e parleranno della Puglia e alle telecamere che ne stanno già mostrando le bellezze.

La Puglia da oggi si affaccia al mondo, e lo fa passando dagli eventi privati (grandi, numerosi e di qualità) come quelli delle aziende della moda che abbiamo ricevuto, all’evento istituzionale più importante al mondo. E’ bene che tutti, privati cittadini e soprattutto amministratori, si facciano trovare preparati a quanto accadrà dai prossimi giorni al nostro territorio. Anche coloro che non perdono occasione per alimentare incaute quanto sterili polemiche, ma che direttamente o indirettamente ne gioveranno parimenti. E chissà che quest’anno, a proposito di polemiche, non si spengano definitivamente quelle sui prezzi, giuste solo quando questi non trovano corrispondenza nel servizio offerto.

Da questo momento la Puglia è a un bivio e deve decidere se spiccare definitivamente il volo o fare harakiri. Se sapremo sfruttare quest’onda entreremo senza dubbio nell’Olimpo di quelli che l’impresa la sanno fare.

Sfruttare l’onda non significa come immagina qualcuno che, da domani, i prezzi aumenteranno perché “in Puglia c’è stato il G7”; piuttosto significa concepire il turismo come un sistema che ci permette di mostrare al mondo le nostre bellezze, di essere genuinamente accoglienti e perché no, di realizzare per questo importanti fatturati. Solo così riusciremo a realizzare un turismo di qualità e a filtrare, se vogliamo, la grande massa di persone che invadono il territorio 3-4 mesi all’anno senza apprezzare i centri storici d’inverno. Dunque accoglienza, formazione, senso di responsabilità, saper fare rete, questi sono gli ingredienti giusti che dovremo mettere in pratica per poter dire, domani, che l’evento più importante degli ultimi decenni, non sia stato soltanto un’occasione sprecata.

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