Canosa di Puglia area archeologica a cielo aperto: due diverse campagne di scavo su concessione rilasciata alla Fondazione Archeologica Canosina


CANOSA DI PUGLIA - Lo scorso 10 giugno, hanno preso il via a Canosa di Puglia due campagne di scavo, distinte ma contestuali, che vedono coinvolti, nel complesso, oltre quaranta tra studenti e docenti delle Università di Bari e di Foggia. Un traguardo raggiunto in sinergia tra la FAC - Fondazione Archeologica Canosina - la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Barletta - Andria - Trani e Foggia, le Università coinvolte e Al.T.A.I.R. s.r.l. - Alta Tecnologia in Archeologia per l’Innovazione e la ricerca, società spin-off dell’Ateneo barese.

A Pietra Caduta, esteso spazio funerario situato nella zona meridionale della città, si scava dopo sette anni dalle ultime indagini archeologiche. L’attività di esplorazione, secondo il team UniBa al lavoro, potrebbe condurre all’ampliamento dell’area funeraria con la scoperta di nuove tombe.

Nelle vicinanze, sulla collina di San Pietro, una zona periferica finora risparmiata dall'espansione edilizia, dopo vent’anni dalle precedenti indagini, un altro team di ricerca, quello guidato dal prof. Volpe dell'Università di Foggia, è impegnato nelle attività di scavo sul quartiere produttivo artigianale non lontano dall’omonimo complesso episcopale paleocristiano. Si tratta di un luogo avvolto dal fascino dove avrebbero trovato una prima sepoltura i resti mortali dell’autorevole vescovo Sabino. L’indagine potrebbe condurre a nuove interessanti scoperte sul quartiere destinato alla produzione ceramica di Canosa.

E' tutto meglio dettagliato nel comunicato che invio in allegato, recante le dichiarazioni di Sergio Fontana, Presidente della F.A.C., titolare delle concessioni di scavo, e di Anita Guarnieri, Soprintendente ABAP Bat e Foggia, unitamente a due vedute aeree degli scavi. Ulteriore materiale fotografico scaricabile al link di seguito.

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