BARI - "Per le cure dei linfomi attraverso il procedimento CAR-T, in pratica una modifica ingegneristica delle cellule dello stesso paziente, la Puglia ha già trattato 33 casi. Infatti, dopo Taranto che ha cominciato 2 anni fa e ha già trattato 22 casi, Brindisi che ha cominciato 6 mesi fa e ha già trattato 7 casi e la Casa Sollievo della Sofferenza che ha già trattato 2 casi, anche al Policlinico di Bari è stata avviata questa forma terapeutica, con la prima somministrazione" si legge in una nota stampa del Presidente dalla Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati.
"Si tratta di un protocollo innovativo, in grado di curare gravi forme di linfoma, con prospettive incoraggianti per la cura del mieloma multiplo. Una terapia utilissima, da assicurare a tutti i pazienti bisognosi, nonostante sia costosissima. Per questo diventa essenziale qualificare la spese, combattendo in particolare sul fronte della farmaceutica e delle protesi, così da destinare le risorse a questo tipo di terapie e non a ingrassare il cavallo degli sprechi. È da guardare con molta attenzione a queste importanti novità terapeutiche e alle unità operative che se ne stanno rendendo protagoniste. A cominciare dall’Ematologia di Taranto, apripista, con il suo direttore Alessandro Maggi, all’Ematologia di Brindisi con il suo direttore Domenico Pastore, all’Ematologia della Casa sollievo della Sofferenza con il suo direttore Michele Carella e, da ultimo, all’Ematologia del Policlinico di Bari con il suo direttore Pellegrino Musto" si legge ancora nella nota stampa a cura di Fabiano Amati.