ANDRIA - La notizia divulgata a mezzo stampa, e avallata dal Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Ministero dell'Interno, sembra destinata a scuotere profondamente il tessuto sociale, associazionistico, ambientalista e animalista di Andria, nonché a destabilizzare ulteriormente la già fragile amministrazione comunale.
Ad esprimere preoccupazione è il fondatore del F.A.A. – Forum Animalista Andria, l’attivista Savino Montaruli, il quale ha dichiarato: "Dopo che il comune di Andria ha rinunciato ad incassare oltre 500mila euro di TOSAP, vista la schiacciante vittoria degli ambulanti del mercato in tutti i tribunali, l’eventuale perdita di quegli 850mila euro destinati ai rifugi per cani darebbe il colpo finale e romperebbe definitivamente i patti di governo della città . Di ciò che potrebbe accadere nelle sale riservate del Palazzo ci importa poco o nulla, ciò di cui ci importa – prosegue Montaruli – è la possibile perdita di un finanziamento atteso e indispensabile per la gestione del randagismo in città e per dare quelle risposte che questa amministrazione promette ormai da quattro anni e che non è mai stata in grado di assicurare".
Montaruli ha inoltre sottolineato come il Tavolo Permanente sul Randagismo, di cui fa parte, non si sia più riunito dopo un primo incontro programmatico in sala consiliare. "Sta di fatto che il comune si è chiuso a riccio, blindandosi e chiudendosi a qualunque interlocuzione istituzionale, preferendo il perenne rapporto personale con gli allineati ed escludendo, con spirito discriminatorio e persino persecutorio, quei soggetti indipendenti e autonomi dei quali pure si avvale quando ne ha bisogno e non riesce a dare risposte alla comunità ".
La critica di Montaruli è dura e incisiva: "Un’amministrazione comunale che ha 'il terrore' di prendere decisioni e che teme per la propria propaganda quotidiana e d’immagine. Senza assumere decisioni per la comunità , però, il rischio è che accada ciò che è sotto gli occhi di tutti: una città senza guida che non ha rispetto neppure per i cani. Non per niente lo scorso 2 giugno i cittadini hanno preferito stare con i cani in viale Crispi".
La situazione mette in evidenza le profonde difficoltà che l'amministrazione comunale di Andria sta affrontando, incapace di gestire efficacemente i fondi destinati a servizi essenziali come la gestione del randagismo. Questo ulteriore passo falso rischia di compromettere definitivamente la fiducia dei cittadini e delle associazioni nel governo locale, aggravando la crisi politica e sociale della città .