BARI - Il consigliere del M5S Marco Galante ha inviato una nota agli uffici regionali competenti sull’emergenza cinghiali in Puglia e in particolare nella provincia di Taranto, per capire a che punto sia l’attuazione del Piano Regionale di Interventi Urgenti (Priu) dopo le recenti modifiche, come da disposizioni nazionali, per gestire e prevenire la diffusione della peste suina africana sul territorio regionale.
“Ringrazio gli uffici - dichiara Galante - per le risposte fornite. Il nuovo Piano ha messo in evidenza che dei 29 comuni della provincia di Taranto, 6 sono classificati a rischio nullo, 14 a rischio basso, 6 a rischio medio (fra i quali Castellaneta e Ginosa), 2 a rischio alto (Mottola e Laterza) e uno fuori range (Martina Franca) e ha attribuito ad ogni Comune, sulla base della classe di rischio, il numero di capi di cinghiale da depopolare nell’ambito del selecontrollo (10 capi per i comuni a medio rischio), definendo gli obiettivi di prelievo dei parchi naturali e delle aree protette.
Il 29 maggio in Regione si è tenuta una riunione con i referenti del Gruppo Operativo Territoriale (Got) della Provincia di Tanto, in cui si è concordato sulla necessità di pianificare le azioni da intraprendere, focalizzandosi sulle zone considerate a più alto rischio, attraverso il coinvolgimento diretto di tutti gli enti interessati. Il Got ha già installato dei sistemi di cattura a Castellaneta Marina e Pineta Regina di Ginosa Marina.
Nella risposta che mi è stata inviata si chiarisce che le procedure di abbattimento degli animali sono attualmente in corso, anche attraverso l’ausilio dei bioregolatori, in collaborazione con la Polizia Municipale, Provinciale e le Forze dell’Ordine, così come previsto dalle disposizioni nazionali e regionali. La questione va affrontata con la massima urgenza. Parliamo di una situazione che sta creando problemi sia dal punto di vista della sicurezza stradale, causando incidenti purtroppo a volte anche mortali, sia per quello che riguarda la vivibilità in alcune zone.
Sono sempre più numerose le segnalazioni che mi arrivano da Ginosa sulla presenza di questi animali in prossimità di abitazioni private, garage e persino asili, che costringono i cittadini a non uscire di casa e a non poter usufruire dei servizi essenziali, limitandone fortemente la libertà personale. Continuerò a monitorare la situazione e a chiedere aggiornamenti sulla realizzazione del Priu”.
“Ringrazio gli uffici - dichiara Galante - per le risposte fornite. Il nuovo Piano ha messo in evidenza che dei 29 comuni della provincia di Taranto, 6 sono classificati a rischio nullo, 14 a rischio basso, 6 a rischio medio (fra i quali Castellaneta e Ginosa), 2 a rischio alto (Mottola e Laterza) e uno fuori range (Martina Franca) e ha attribuito ad ogni Comune, sulla base della classe di rischio, il numero di capi di cinghiale da depopolare nell’ambito del selecontrollo (10 capi per i comuni a medio rischio), definendo gli obiettivi di prelievo dei parchi naturali e delle aree protette.
Il 29 maggio in Regione si è tenuta una riunione con i referenti del Gruppo Operativo Territoriale (Got) della Provincia di Tanto, in cui si è concordato sulla necessità di pianificare le azioni da intraprendere, focalizzandosi sulle zone considerate a più alto rischio, attraverso il coinvolgimento diretto di tutti gli enti interessati. Il Got ha già installato dei sistemi di cattura a Castellaneta Marina e Pineta Regina di Ginosa Marina.
Nella risposta che mi è stata inviata si chiarisce che le procedure di abbattimento degli animali sono attualmente in corso, anche attraverso l’ausilio dei bioregolatori, in collaborazione con la Polizia Municipale, Provinciale e le Forze dell’Ordine, così come previsto dalle disposizioni nazionali e regionali. La questione va affrontata con la massima urgenza. Parliamo di una situazione che sta creando problemi sia dal punto di vista della sicurezza stradale, causando incidenti purtroppo a volte anche mortali, sia per quello che riguarda la vivibilità in alcune zone.
Sono sempre più numerose le segnalazioni che mi arrivano da Ginosa sulla presenza di questi animali in prossimità di abitazioni private, garage e persino asili, che costringono i cittadini a non uscire di casa e a non poter usufruire dei servizi essenziali, limitandone fortemente la libertà personale. Continuerò a monitorare la situazione e a chiedere aggiornamenti sulla realizzazione del Priu”.