BARI - Per gli appuntamenti legati alla «Festa della Musica», domenica 23 giugno, alle ore 12, nella Sala Normanna del Castello Svevo di Bari, concerto del duo composto da Giuseppe Minin (tromba e flicorno) e Sebastiano Zorza (fisarmonica) realizzato in collaborazione tra la Direzione regionale Musei Nazionali Puglia, il Castello Svevo di Bari e l’Associazione Misurecomposte. L’accesso è libero previo il pagamento del biglietto d’ingresso al Castello, che si consiglia di visitare almeno un’ora prima o subito dopo il concerto, durante il quale i due musicisti, entrambi con una lunga e importante carriera professionale, proporranno un raffinato impaginato tra repertorio antico e moderno, dalla musica barocca al jazz e alla canzone italiana d’autore.
La scaletta comprende «Trumpet Voluntary» di Henry Purcell, «Lapides» di Federico Gon, «On a Clear Day» di Burton Lane e Alan Jay Lerner nell’arrangiamento di Tony Dannon, «Aranjuez» di Joaquín Rodrigo, «Caravan» di Duke Ellington, «I Remember Clifford» di Benny Golson, «Holiday for Strings» di David Rose nell’arrangiamento di Charles Magnante, «Io che amo solo te» di Sergio Endrigo, «Spaghetti a Detroit» di Fred Bongusto, «Moon River» di Henry Mancini, «Pippo» di Gorni Kramer, «Le foglie morte» di Joseph Kosma e Jacques Prevert, «Sophisticated Lady» di Duke Ellington, «Besame Mucho» di Consuleo Velázquez, «La malnoue» di Jo Privat e, infine, «Over the Rainbow» di Harold Arlen.
La scaletta comprende «Trumpet Voluntary» di Henry Purcell, «Lapides» di Federico Gon, «On a Clear Day» di Burton Lane e Alan Jay Lerner nell’arrangiamento di Tony Dannon, «Aranjuez» di Joaquín Rodrigo, «Caravan» di Duke Ellington, «I Remember Clifford» di Benny Golson, «Holiday for Strings» di David Rose nell’arrangiamento di Charles Magnante, «Io che amo solo te» di Sergio Endrigo, «Spaghetti a Detroit» di Fred Bongusto, «Moon River» di Henry Mancini, «Pippo» di Gorni Kramer, «Le foglie morte» di Joseph Kosma e Jacques Prevert, «Sophisticated Lady» di Duke Ellington, «Besame Mucho» di Consuleo Velázquez, «La malnoue» di Jo Privat e, infine, «Over the Rainbow» di Harold Arlen.