Il mondo di Eramo Nubi: 'Con la mia musica mi piace affrontare ciò che c’è di umano nell’uomo'

"Svenire” è il nuovo singolo del rapper palermitano Eramo Nubi prodotto da MIND. Il brano, già disponibile sulle piattaforme digitali, è stato inserito nelle playlist editoriali di Spotify New Music Friday e Anima R&B.

L’autore del brano è Gaetano Vicari in arte Eramo Nubi ed è stato prodotto e registrato presso MIND. Al brano ha collaborato Simone Campione che si è occupato della composizione, del mix & master. La regia del videoclip è affidata ad Ariele Pitruzzella e la produzione è targata MIND. Gli operatori sono Davide Casciolo e Francesco Crispi, mentre la fotografia è di Marco Amantia.

Come mai il tuo nome d’arte è “Eramo Nubi”?

Eramo Nubi” è  un nome ed un cognome nato dalla necessità di dare un’identità ai suoni che compongo.

“Svenire” è il tuo nuovo singolo. Parlaci del tuo progetto e perché è stata una traccia dalla lenta maturazione?

La lenta maturazione della traccia derivava dal fatto che è stata originariamente composta, o quantomeno generata, tre anni fa circa. Dopo una serie di lavorazioni in studio presso la “Mind” ossia l’etichetta di cui faccio parte, abbiamo dato vita vera a “Svenire”. Al suo interno per l’appunto vi è tanta vitalità e colori che rispecchiano il bellissimo periodo trascorso nell’innamoramento.

All’interno quali influenze musicali possiamo riscontrare?

Sicuramente possiamo dire che vi si trova dell’hip-hop, del Soul, R&B e tutte quelle che sono descrivibili come le influenze oltre oceano. Mi piace pensare inoltre che mi sto avvicinando ad un genere autentico e personale.

La tua musica è legata al paesaggio urbano che vivi? All’interno di essa possiamo trovare il sud e Palermo?

La mia musica è in profondo legame con tutto ciò che vivo, di conseguenza è connessa a luoghi e spazi che respiro quotidianamente. Anche se in realtà c’è una piccola particella di infinito, mi piace affrontare ciò che c’è di umano nell’uomo.

Tra poco uscirà anche il videoclip. Dov’è stato girato? Cosa dobbiamo aspettarci?

Il video è stato visualizzato dal regista come una dicotomia fra colori chiari e scuri, ambienti aperti chiusi, un personaggio “naturale” ed uno più mistico. Il tutto sembra ricercare alla fine una sola armonia, una melodia.

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