BARLETTA - E' stato istituito anche presso la Prefettura di Barletta Andria Trani il Tavolo Tecnico sulle vulnerabilità, strumento per l’approccio uniforme nell’individuazione e presa in carico delle persone vulnerabili in arrivo nel territorio provinciale ed inserite nel sistema di protezione ed accoglienza, nonché per il potenziamento dei percorsi di tutela dei migranti in condizione di fragilità.
La prima riunione del Tavolo, presieduta dal Prefetto Silvana D’Agostino, si è svolta questa mattina in Prefettura alla presenza dei rappresentanti di Forze di Polizia, Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bari, Tribunale per i Minorenni di Bari, Regione Puglia, Comuni, Capitaneria di Porto, Dipartimenti di Prevenzione e Distretti Socio Sanitari della Asl, Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera di Bari, Centro di Giustizia Minorile, Commissione Territoriale per il Riconoscimento della Protezione Internazionale di Bari, Enti Gestori dei Sai e dei Cas della provincia, Associazioni anti tratta, Croce Rossa Italiana, Centri Antiviolenza, Caritas, Save The Children, Unicef ed Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati.
L’obiettivo è quello di avviare specifici gruppi di lavoro per delineare procedure operative uniformi da mettere in campo in relazione alle diverse fragilità e alle relative diverse forme di accoglienza, elaborando linee guida operative che saranno declinate a livello territoriale in conformità ai principi delineati nel vademecum ministeriale.
“L’iniziativa è in linea con le direttive emanate dal Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno - ha dichiarato il Prefetto Silvana D’Agostino -, che ha pubblicato un apposito Vademecum, utile a facilitare la comunicazione fra tutti gli attori coinvolti nella rilevazione e referral delle persone vulnerabili. Al riguardo, è stata data particolare attenzione alle vulnerabilità determinate da disagio psichico, che coinvolgono una non trascurabile platea di richiedenti asilo. L’obiettivo è quello di promuovere un modello di governance per la pronta individuazione, invio e presa in carico di persone con esigenze specifiche durante l’accoglienza ma anche nelle procedure di richiesta di protezione internazionale o ad altre forme di protezione, nonché durante il trattenimento amministrativo”.