BARI - Ieri pomeriggio, nella sala Ipogea del Palazzo dell’Emiciclo de L’Aquila, l’assessore alla Cultura della Regione Puglia Viviana Matrangola ha partecipato alla quarta edizione degli Stati generali dei Patti per la Lettura promossi da CEPELL, il Centro per il Libro e la Lettura del Ministero della Cultura.
Matrangola ha preso parte alla tavola rotonda intitolata “I patti per la Lettura: da rete locale a rete regionale”, moderata da Vincenzo Santoro (ANCI) con la partecipazione di rappresentanti istituzionali delle RegionI Abruzzo, Lazio, Friuli Venezia Giulia e Marche e del Comune di Pescara.
Nel corso del suo intervento, l’assessore ha presentato le attività realizzate dalla Regione Puglia per il potenziamento del sistema di offerta culturale regionale e per la formazione del pubblico di lettori, che rappresentano alcuni degli elementi qualificanti del Piano Strategico della Cultura per il 2017-2026, “PiiiL Cultura in Puglia”.
Tra le attività richiamate rientra il Protocollo d’intesa quinquennale siglato proprio tra Regione Puglia, Teatro Pubblico Pugliese, Centro per il Libro e la Lettura e ANCI, che impegna i sottoscrittori a “a collaborare per ideare, attivare, realizzare e consolidare ogni utile iniziativa e sinergia finalizzate alla valorizzazione, alla promozione e alla diffusione della lettura, nonché al sostegno dell’intera filiera del libro, al fine di ottimizzare e qualificare le rispettive programmazioni” (art. 2).
Il Protocollo dà continuità a diverse progettualità già realizzate in passato, tra cui la creazione della rete dei Comuni aventi la qualifica di “Città che legge” e la collaborazione per lo sviluppo dei bandi annuali destinati ai Comuni per l’attivazione di progetti locali di promozione della lettura che prevedano il coinvolgimento dei soggetti della “filiera del libro”.
“La lettura – ha detto Matrangola nel corso del suo intervento – è un’attività fondamentale per la costruzione del sé e per la formazione di una maggiore consapevolezza emotiva e di cittadinanza. L’educazione alla lettura è, inoltre, uno strumento determinante per il contrasto alle povertà educative e alla dispersione scolastica, ma va accompagnata da azioni volte ad abbattere le barriere socio-economiche che impediscono alle persone di accedere alle risorse culturali. In questa direzione si muove anche il ‘Manifesto pugliese del Welfare culturale’ approvato pochi giorni fa dalla Giunta regionale”.
“L’educazione alla lettura – ha concluso l’assessore regionale alla Cultura – è il risultato di una stretta collaborazione tra i diversi attori che fanno parte della comunità educante. È decisivo, in questo scenario, il sostegno alla nascita di nuove comunità di lettori e di nuove occasioni e spazi sociali in cui la lettura possa trovare una nuova collocazione, anche al fine di avvicinare le nuove generazioni. Il mio pensiero va alle nuove esperienze del social reading, alimentate anche attraverso la Rete, ma anche e soprattutto al ruolo delle biblioteche, che può e deve tornare centrale. Le biblioteche, infatti, devono essere laboratori sociali con accesso a bassa soglia nei quali, anche attraverso la lettura, si possono curare solitudini, marginalità e disagi”.