Lecce, Poli Bortone: 'Tentativo disperato di screditare, ma i cittadini sanno discernere'


LECCE - In questi ultimi giorni di campagna elettorale, assistiamo a un tentativo disperato e fuori tempo massimo di screditare l'avversario diretto, abusando della parola "bugie" come fosse un noioso ritornello. Ma i cittadini, elettori maturi e consapevoli, sanno ben discernere. Così in una nota la candidata sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone.

Critiche alla gestione di Palazzo Carafa

"Dunque," prosegue Poli Bortone, "è doveroso far sapere che a Palazzo Carafa si continuano ad adottare in rapida successione atti e delibere dalle incerte ricadute sulle tasche dei cittadini virtuosi. Da ultimo proprio stamattina, in commissione Bilancio, la maggioranza ha votato, senza fornire alcun dato comparativo, una proposta di delibera contenente un presunto esiguo risparmio, tutto da verificare, sulla Tari 2024. In realtà, il presunto lieve alleggerimento, non ancora certificato dai numeri, deriva non da una scelta dell'amministrazione comunale ma dalla premialità che dovrebbe riconoscere la Regione a fronte del livello del 74 per cento della raccolta differenziata."

L'assenza di misure per gli impianti pubblici

Poli Bortone aggiunge: "La premialità dei cittadini viene compensata per difetto ovviamente, dalle mancanze istituzionali, a partire dalla regione Puglia, che con quasi assoluta certezza porteranno ad un aumento della Tari. Il motivo? Non è stata adottata alcuna misura finalizzata alla realizzazione degli impianti pubblici che avrebbero agevolato una forma di economia circolare sul territorio pugliese. Quindi chi è che dice bugie? Lo dobbiamo chiedere a Collodi? Non credo ce ne sia bisogno."

Mancanza di trasparenza nella gestione dei dati

"Peraltro," continua la candidata, "a causa di una inadempienza del presidente Patti, non è stata convocata una commissione congiunta con il settore Ambiente. Questo avrebbe consentito di rispondere con dati concreti e non aleatori alle tante domande poste sulla effettiva valenza dei numeri e dei costi. Un passaggio indispensabile, grazie al quale saremmo potuti giungere a determinazioni diverse, grazie anche ad una ricostruzione più puntuale e consapevole dell'entità della Tari."

Dubbi sull'urgenza del provvedimento

"Ma c'è un altro dubbio," sottolinea Poli Bortone. "Se il sindaco è così convinto che il provvedimento sia a favore dei cittadini, perché non ha convocato con urgenza il consiglio comunale? Noi eravamo disponibili a convocarlo per sabato 22 giugno prossimo mattina, ma loro non hanno assolutamente voluto. Per questo motivo, abbiamo ritenuto di non confermare la nostra presenza in aula per l'approvazione di una delibera della quale non conosciamo esattamente i contorni e di cui nutriamo seri dubbi sui contenuti."

Critiche alla gestione economica della città

"Il 'premio' che Comune e Regione di centrosinistra danno ai leccesi per i loro comportamenti esemplari nella raccolta differenziata, anche a fronte della più alta aliquota Tari, è quello di un incerto pareggio e non di un reale incentivo. Ci domandiamo, inoltre, al di là delle motivazioni inespresse che possono essere a monte del provvedimento, come in tutti questi anni l'Amministrazione non sia riuscita ad innescare un meccanismo virtuoso di progressivo sgravio, considerato, per l'appunto, il significativo aumento dei livelli della raccolta differenziata."

La proposta del centrodestra

"Ci domandiamo se si tratti di incapacità e mancanza di idee oppure della inevitabile necessità di mantenere elevata la pressione tributaria per far fronte alle conseguenze di una scelta - quella del predissesto - adottata unilateralmente e senza alcun margine di confronto. La realtà è che l'Amministrazione Salvemini ha voluto imboccare una strada senza ritorno, tesa a gravare sulle economie familiari."

Impegno e visione per il futuro

"L'impegno del centrodestra," conclude Poli Bortone, "sarà quello di reperire ogni strumento consentito per razionalizzare le spese, far leva sulle premialità e attrarre investimenti, anche valorizzando le risorse interne al Comune ed ogni progetto già previsto dal mio programma, dando impulso a nuove economie ed al lavoro dei giovani. Un sistema virtuoso frutto di quella creatività e di quell'impegno costante che già alla fine degli Anni Novanta hanno profondamente trasformato il volto di Lecce portandola alla ribalta internazionale. È il momento decisivo per scegliere, di decidere del futuro dei prossimi cinque anni, di puntare su un progetto partecipato di costruzione anziché su una 'chiamata alle armi' per la difesa di una trasparenza di facciata, come hanno già ben dimostrato dalle scelte e dagli atteggiamenti politici di chi ha governato Lecce negli ultimi 5 anni. C'è chi vuole andare 'Avanti' alla stessa maniera. Noi, invece, vogliamo cambiare. Ed il 23 e 24 giugno ne avremo tutti la possibilità."

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