FOGGIA – Una dolce invasione di uccelli rossi tra gli ulivi. È ciò a cui si potrà assistere venerdì 14 giugno, a Borgo Incoronata (Foggia), nella ‘galleria degli ulivi’ che albergano tra i vigneti dell’azienda vitivinicola Borgo Turrito. Alle ore 20, in una serata-evento tra arte e natura, sarà inaugurata l’installazione “Rossi Cardinali”, un’opera dell’artista Francesco Petrone, accompagnata da un testo critico di Chiara Guidoni. Il tema è quello dell’arte che interagisce con la natura, svelandone potenza e fragilità in relazione col tempo, i cambiamenti climatici, lo sguardo e l’azione dell’uomo, la materia e la sua trasformazione. Gli uccelli che coloreranno il cielo e i rami d’ulivo sono fatti di cera.
In occasione dell’inaugurazione, alla presenza dell’artista, è prevista anche la partecipazione di Roberto Galano, regista, attore e direttore del Teatro dei Limoni di Foggia, con una conversazione a due e una lettura dedicata.
L’OPERA. L’installazione sarà attiva e visitabile fino al 31 agosto. Questo permetterà di coglierne evoluzione, cambiamento e trasformazione generati dall’azione del tempo e degli agenti atmosferici sulla materia, la cera, che cambia forma e può arrivare a dissolversi se esposta lungamente al sole e alla forza di caldo, pioggia e vento. La genesi dell’opera è da ricercare in un doppio binario, che da un lato analizza la figura dell’uccello cardinale, in particolare modo nella sua valenza simbolica e cromatica, e dall’altro, attraverso l’utilizzo di un materiale come la cera, abbraccia una riflessione più ampia sul rapporto dell’uomo con le forze naturali. Gli uccelli rappresentano il rapporto fra la terra e il cielo, fra ciò che è terreno e ciò che è divino: una creatura capace di abitare entrambe queste sfere e di esserne perciò messaggero. Il rosso è invece il colore che allude alla passione e al sangue, colore vivo e vivificante, ma contemporaneamente foriero di una sfera sensibile profonda e umana. Anche l’ulivo, per cui l’istallazione è stata pensata, ha un significato che spazia dal mito alla tradizione cristiana: albero caro ad Atena che lo donò al popolo ateniese, ma anche il simbolo degli ultimi momenti prima della passione di Cristo. La cera, invece, materiale morbido e plasmabile, allude alla possibilità di mutamento, di trasformazione, una trasformazione collegata agli agenti naturali. L’installazione inaugurerà la stagione estiva, contraddistinta in questi ultimi anni da temperature alte, siccità , o fenomeni atmosferici potenti e incontrollati: l’azione umana, che l’artista rappresenta attraverso la sua creazione, deve inevitabilmente sottostare a quella della natura.
L’ARTISTA. Francesco Petrone è un artista foggiano di 46 anni. Nato a Foggia, laureatosi con lode presso l’Accademia di Belle Arti del capoluogo dauno, ha lavorato come scenografo per il teatro e il cinema. È docente del Liceo Artistico Argan di Roma. Le opere di Francesco Petrone non asseriscono mai, intendono invece suggerire meccanismi e suscitare riflessioni che l’artista ricerca nell’andamento delle cose del mondo, siano esse umane o naturali. Il suo rapporto con il divino e la spiritualità ha un approccio laico e ricerca nella Natura la sua forma più alta e pura, alludendo a una tradizione religiosa che riguarda più l’identità che un vero e proprio credo. La sua traccia si muove spesso nell’ossimoro, nella coincidenza e complementarità degli opposti, in cui il tutto è maggiore della somma delle parti. Artista votato alla circolarità , riconosce la coincidenza dei concetti di inizio e di fine, se ne fa messaggero, attraverso forme, idee e materiali.
Il vernissage è a ingresso libero ma è consigliata la prenotazione al link
https://eventi.borgoturrito.it/evento/rossi-cardinali.
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