Molfetta: rubata l'auto di Luca, ragazzino disabile. Appello disperato dei genitori sui social


MOLFETTA - "Hanno rubato un’auto! Qualcuno dirà ‘E quale è la novità?’ Non è un’auto normale, è l’auto di Luca". Inizia così l’appello divulgato sui social dal papà di un ragazzino disabile. Il furto è avvenuto ieri pomeriggio a Molfetta, in via Don Minzoni, mentre il ragazzo si sottoponeva a una radiografia. Il veicolo rubato è una Fiat Doblò di colore bianco, appositamente attrezzata con una pedana per disabili.

L'importanza del veicolo per Luca

"Luca non potrà andare da nessuna parte fino a che ne procuriamo un’altra", prosegue il messaggio del padre. "Procurarne un’altra non vuol dire andare in concessionaria e comprare l’auto disponibile al momento. Tra pratiche e tempi tecnici per costruirne un’altra passeranno mesi, mesi in cui Luca non potrà muoversi da casa se non con un altro mezzo da affittare o con un’ambulanza". La disperazione e la rabbia sono palpabili nelle sue parole: "Questo non lo pensano quando rubano un’auto, sono deluso e arrabbiato! Ma in che c***o di mondo viviamo?".

L'appello della mamma di Luca

Anche la mamma di Luca ha condiviso un appello sui social: "Quest’auto è indispensabile per Luca. Senza di quella è come se ci avessero tolto di nuovo le gambe. Chiedo a tutti se doveste avere informazioni, contattami in privato o chiamate i carabinieri in modo da poterla ritrovare. Non voglio offendere nessuno, ma chiedo a chi l’ha rubata, per favore fate in modo di farcela ritrovare".

La risposta della comunità

Gli appelli dei genitori di Luca sono diventati virali sui social media, scatenando una forte ondata di solidarietà da parte della comunità. Molte persone hanno condiviso il post nella speranza di aiutare a ritrovare il veicolo e sensibilizzare sul tema.

La famiglia di Luca spera che la visibilità dell'appello possa toccare la coscienza dei ladri e portare alla restituzione dell'auto, vitale per la mobilità e la qualità della vita del loro figlio.

Ci auguriamo che i ladri possano mettersi una mano sulla coscienza e restituire il veicolo a Luca, permettendogli di tornare a una vita il più normale possibile.

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