COLOGNO MONZESE - In onda oggi a “Pomeriggio Cinque News” – il programma condotto da Simona Branchetti su Canale 5 – in esclusiva, le ultime foto di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta estrapolate dal cellulare del giovane, che mostrano i due al centro commerciale di Marghera, "La Nave De Vero" dove si sono recati nel tardo pomeriggio dell’11 novembre, lo stesso giorno in cui Turetta ha ucciso la ragazza.
Sguardi imbarazzati e ghigno esibito. Sono queste le immagini che immortalano Giulia Cecchettin nelle sue ultime ore di vita. Una serie di fotogrammi che scandiscono quel pomeriggio dell’11 novembre scorso, quando la ventitreenne entra in un centro commerciale di Marghera insieme a Filippo Turetta. Sono le 17:50 come indicheranno le telecamere della struttura, ma non solo: il reporter di quello che sarà l’ultimo pomeriggio di una giovane laureanda che spera di trovare l’abito per la discussione della sua tesi, fissata 5 giorni dopo, è proprio il suo assassino.
Per ben 52 volte, l’indice di Turetta tamburella quasi compulsivamente sullo schermo del cellulare per fare foto tra le 17:50 e le 21:10. Cinque scatti in nove secondi per l’ingresso sulla scala mobile. Prima soltanto il volto di Giulia, forse stanca per quegli ultimi giorni di studio. L’espressione di chi è assorto tra i propri pensieri, non in posa. Poi si aggiunge lui a quel quadretto, con un sorriso che oggi, potremmo dire beffardo. Il film di quel pomeriggio minato in partenza, con il ventiduenne che prima di andare a prendere Giulia a Vigonovo passa a ritirare due rotoli di nastro adesivo dopo aver scaricato centinaia di foto di luoghi di montagna impervi, continua. Cambia scena ma ormai forse il finale è già stato scritto da colui che si arrogava il diritto di firmare quell’orrenda sceneggiatura.
Giulia è nei camerini, prova giacche, gonne plissé, scarpe mentre chatta anche con la sorella Elena, e le chiede dei consigli. Sono le 18:02, e Giulia si guarda allo specchio, forse emozionata per il traguardo vicino, ignara che invece cinque ore dopo sarebbe stata aggredita una prima volta nel parcheggio vicino casa, proprio da chi era con lei a scegliere quegli abiti, sapendo che non li avrebbe mai indossati. La seconda parte di questo film dell’orrore è al fast food del centro commerciale. Alle 21:10 Turetta scatta quattro foto in dodici secondi, di quella che sarà l’ultima cena di Giulia, da lei stessa pagata. La vediamo mentre beve, poi quasi spaesata con l’indice sulle labbra. Lui in queste foto non c’è più, sembra quasi sparire, prima di lasciarla morire dissanguata nell’area industriale di Fossò, alle 23:40, appena due ore e mezza dopo.
Le ricerche fatte sul cellulare e poi cancellate, ma ripristinate dagli inquirenti; le foto scattate a raffica e senza criterio. Il cellulare di Turetta parla più di quanto abbia fatto lui. E lascia anche traccia delle foto di Giulia che lui, l’assassino, quando era già oltre il confine italiano, in fuga, riguarderà due giorni dopo l’omicidio. Giulia, al mare, in costume distesa, un primo piano e un selfie insieme.