LECCE - Una delegazione del M5S composta dalla deputata Patty L’Abbate, Vicepresidente della Commissione Ambiente presso la Camera dei deputati, dal consigliere regionale Cristian Casili, dal senatore Antonio Trevisi, dalla candidata all’Europarlamento Maria Anna Labarile, dai candidati al Consiglio comunale e dai rappresentanti del gruppo territoriale di Lecce hanno preso parte questa mattina alla manifestazione davanti alla Prefettura di Lecce per dire no ai tagli delle risorse ai Comuni e contro la decisione del Governo di impugnare la legge regionale per la gestione dell’acqua pubblica.
“Non possiamo accettare - dichiara l'on Patty L'Abbate - alcun tentativo da parte del governo Meloni di privatizzare l’acqua del Sud. La nostra è una battaglia per i cittadini, perché garantire l’acqua pubblica vuol dire offrire loro il miglior servizio e tariffe adeguate. Non possiamo accettare che si possa svendere a multinazionali interessate solo al profitto la gestione dell’acqua e lo abbiamo ribadito a gran voce anche oggi. Una scelta che rischierebbe di avere ripercussioni anche per i lavoratori, visto che non sarebbero garantiti gli attuali livelli occupazionali."
“Abbiamo votato convintamente - dichiara Casili - in consiglio regionale la legge per mantenere pubblica l’acqua e la sua gestione, un testo a cui siamo arrivati dopo diverse audizioni. La legge può essere emendata, ma deve essere chiaro un principio: non ci presteremo ad alcuna modifica che possa mettere a rischio l’acqua pubblica. Aver impugnato la legge insieme ai tagli alle risorse per i Comuni avranno ripercussioni negative sul piano economico sociale e sulla vita dei cittadini. Continueremo a difendere il nostro territorio in tutte le sedi opportune senza arretrare di un millimetro”.
“Non possiamo accettare - dichiara l'on Patty L'Abbate - alcun tentativo da parte del governo Meloni di privatizzare l’acqua del Sud. La nostra è una battaglia per i cittadini, perché garantire l’acqua pubblica vuol dire offrire loro il miglior servizio e tariffe adeguate. Non possiamo accettare che si possa svendere a multinazionali interessate solo al profitto la gestione dell’acqua e lo abbiamo ribadito a gran voce anche oggi. Una scelta che rischierebbe di avere ripercussioni anche per i lavoratori, visto che non sarebbero garantiti gli attuali livelli occupazionali."
“Abbiamo votato convintamente - dichiara Casili - in consiglio regionale la legge per mantenere pubblica l’acqua e la sua gestione, un testo a cui siamo arrivati dopo diverse audizioni. La legge può essere emendata, ma deve essere chiaro un principio: non ci presteremo ad alcuna modifica che possa mettere a rischio l’acqua pubblica. Aver impugnato la legge insieme ai tagli alle risorse per i Comuni avranno ripercussioni negative sul piano economico sociale e sulla vita dei cittadini. Continueremo a difendere il nostro territorio in tutte le sedi opportune senza arretrare di un millimetro”.