Operazione della Guardia di Finanza: 31 indagati per traffico di droga tra Bari, Bat, Foggia, Teramo e Chieti


BARI - Sono 31 gli indagati totali nell’operazione eseguita questa mattina all’alba dalla Guardia di Finanza di Bari, con un imponente dispiegamento di forze. Tra questi, 15 sono finiti in carcere, 14 agli arresti domiciliari, e 2 sono destinatari dell’obbligo di dimora. Inoltre, è stato emesso un decreto di sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro.

Dettagli dell'Operazione

L’operazione, condotta dai finanzieri del Comando Provinciale di Bari e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (SCICO), con il supporto del Reparto Operativo Aeronavale locale e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Foggia, ha portato alla luce un'organizzazione criminale ben strutturata, operante principalmente nella provincia di Foggia con ramificazioni nelle province di Bari e BAT.

Reati Contestati

Le persone coinvolte sono indagate, a vario titolo, per reati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti o psicotrope, nonché per produzione, traffico e detenzione illeciti delle stesse. Questa operazione è il risultato di un'articolata attività investigativa iniziata nel maggio 2019, come stralcio di un’altra inchiesta su un gruppo criminale di Barivecchia.

Sequestri e Metodi Operativi

Durante l'operazione sono stati sequestrati circa 150 chili di hashish e 200mila euro in contanti. Gli indagati utilizzavano strumenti di comunicazione criptati e a circuito chiuso, nascondendo le attività illecite in strutture commerciali. Utilizzavano inoltre un linguaggio codificato nelle loro conversazioni: ad esempio, "1p" per indicare un panetto di 100 grammi di droga e "una" per una cassa da circa 30 chili, mentre il denaro veniva indicato come "documenti".

Approfondimenti Economico-Patrimoniali

Sono stati eseguiti approfondimenti economico-patrimoniali sui soggetti investigati e sui rispettivi nuclei familiari, al fine di individuare forme di arricchimento non giustificate da fonti reddituali lecite. Questo ha portato al sequestro preventivo per sproporzione, finalizzato alla confisca allargata, di disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili per un valore di oltre 2 milioni di euro, tra cui 28 terreni agricoli, 7 appartamenti, 900mila euro in contanti, polizze vita, saldi attivi dei conti correnti e 2 automobili.

Principali Arrestati

Il centro degli affari era Orta Nova, e tra gli arrestati figurano Andrea Gaeta, 53enne nipote del boss di Orta Nova Francesco e già imputato per un tentato omicidio, Michele e Mariano Scuccimarra (61 e 33 anni) e Michele Aghilar (40 anni).

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