Piero Pelù: il ritorno del rocker con 'Deserti'', il disco della rinascita
“Deserti'' è un vero e proprio concept album e si inserisce, come secondo capitolo, nella Trilogia del Disagio, iniziata nel 2020 con la pubblicazione del disco “Pugili fragili”.
“Il tempo del riposo a cui gli acufeni mi hanno obbligato lo scorso anno mi ha dato modo di fermarmi e riflettere, guardarmi dentro e guardare tutto quello che mi circonda. Ho viaggiato, ho letto, ho scritto, mi sono confrontato con altri artisti. Quello che ho capito è quello che ho cercato di raccontare in questo album.
I deserti che attraverserete con me ascoltando questo disco sono deserti e desertificazioni a cui ci stiamo purtroppo assuefacendo senza riuscire a reagire come dovremmo'' - dice il grande Piero.
Sono 12 le tracce che compongono il nuovo album di Piero Pelù, 11 inediti e una versione unplugged dell’ormai leggendario manifesto del pacifismo “Il mio nome è mai più”, brano che Pelù ha voluto ripubblicare in occasione dei 25 anni dalla sua uscita. Era, infatti, il 17 giugno 1999 quando Piero Pelù, Luciano Ligabue e Lorenzo Jovanotti scrissero il brano i cui proventi commerciali andarono a sostenere le attività di Emergency, in particolare i progetti umanitari in Afghanistan (ospedale che ancora oggi è in attività), Cambogia, nei paesi della ex Jugoslavia e in Sierra Leone.
“Il mio impegno su questi temi è chiaro fin dal 1982 quando pubblicai “Guerra”, il mio primo album. Se volessi oggi potrei pubblicare un disco intero raccogliendo tutte le canzoni che ho scritto sul tema della guerra e il valore della pace”.
Piero Pelù, sempre in prima linea per sostenere battaglie sociali, politiche e ambientali, anche per questo nuovo viaggio ha scelto di sostenere EMERGENCY, l’associazione fondata da Gino Strada e Teresa Sarti con cui già in passato aveva portato avanti diverse iniziative oltre al “Il mio nome è mai più”.