FRANCESCO GRECO - Ennio Flaiano direbbe: poche idee, ma assai
confuse. E’ quello che sta accadendo fra nel
Leccese, Alessano e Montesardo (origini
messapiche), dove il dibattito modulato fra
sanità e politica è dominato dall’istituzione, in
via Silvio Pellico, del Polo Sanitario presso l’ex
consultorio famigliare.
Dove i medici di base avrebbero dovuto trasferirsi già dal 2 maggio scorso. Ma al momento tutto pare sospeso. I cittadini in tal modo sono sempre più disorientati. La tematica è tenuta viva da una serie di manifesti (nella foto l’immagine che correda quello del gruppo “Futuro Comune”) di medici e forze politiche e da un’affollata assemblea di cittadini moderata da una brillante dottoressa originaria di Terlizzi (Bari), residente a Corsano, da cui però non è scaturita alcuna proposta operativa, semplice passerella.
E mentre le riunioni di medici e politici si susseguono, ci sono cittadini che sollevano questioni di privacy a rischio: i profili dei pazienti sarebbero infatti condivisi dai medici, a disposizione di tutti in una banca dati comune: “Siamo al Grande Fratello sanitario?”, si chiedono.
A ravvivare ancora di più il dibattito, un post sui social firmato da Maria Teresa Nicolardi che ha innescato una discussione dal sapore anche campanilistico. Teta scrive: “Tutto perché lo stabile si trova a Montesardo? Poveri noi siamo davvero alla frutta”. “Infatti che vergogna!”, (Maria Rosaria Lezzi). “Sono quelli di sinistra di Alessano che non vogliono il polo medico a Montesardo”, (Patrizia Torsello).
“Pseudosinistra...”, (Fabio Colaci). ”Penso che invece è una bella iniziativa e che l'importante è che sia stato trovato lo stabile. Poi Montesardo non fa parte del comune di Alessano? Quale fastidio potrebbe dare, anzi... Io abito qua da pochi mesi, ho visto quale sarebbe lo stabile e dico che speriamo venga portato avanti il progetto...”, (Cinzia Serra). “Credo vada condivisa l’iniziativa dei medici, se il progetto che hanno va in porto, avremmo tutti dei benefici. Riguardo al fatto che sarà a Montesardo non cambia niente. E comunque la stragrande maggioranza dei residenti di Alessano siamo d’accordo. Ci saranno dei disagi sicuramente, ma quando si fanno delle scelte, si sa come va. Riguardo alla politica, stendiamo un velo pietoso. Dovrebbero fare da garante a queste scelte, invece mettono disaccordo fra le due piccole comunità ”, (Diego Pedone). “Voglio vedere fra un paio di anni con che faccia verranno a Montesardo a cercare voti, che pena, la gente mette da parte e non dimentica”, (Gianluca).
La sensazione più diffusa è che il dibattito sia solo ai primi passi, ma tanti sono sorpresi dall’algido silenzio di personaggi che in passato hanno rivestito ruoli istituzionali e che oggi stanno alla finestra.
Dove i medici di base avrebbero dovuto trasferirsi già dal 2 maggio scorso. Ma al momento tutto pare sospeso. I cittadini in tal modo sono sempre più disorientati. La tematica è tenuta viva da una serie di manifesti (nella foto l’immagine che correda quello del gruppo “Futuro Comune”) di medici e forze politiche e da un’affollata assemblea di cittadini moderata da una brillante dottoressa originaria di Terlizzi (Bari), residente a Corsano, da cui però non è scaturita alcuna proposta operativa, semplice passerella.
E mentre le riunioni di medici e politici si susseguono, ci sono cittadini che sollevano questioni di privacy a rischio: i profili dei pazienti sarebbero infatti condivisi dai medici, a disposizione di tutti in una banca dati comune: “Siamo al Grande Fratello sanitario?”, si chiedono.
A ravvivare ancora di più il dibattito, un post sui social firmato da Maria Teresa Nicolardi che ha innescato una discussione dal sapore anche campanilistico. Teta scrive: “Tutto perché lo stabile si trova a Montesardo? Poveri noi siamo davvero alla frutta”. “Infatti che vergogna!”, (Maria Rosaria Lezzi). “Sono quelli di sinistra di Alessano che non vogliono il polo medico a Montesardo”, (Patrizia Torsello).
“Pseudosinistra...”, (Fabio Colaci). ”Penso che invece è una bella iniziativa e che l'importante è che sia stato trovato lo stabile. Poi Montesardo non fa parte del comune di Alessano? Quale fastidio potrebbe dare, anzi... Io abito qua da pochi mesi, ho visto quale sarebbe lo stabile e dico che speriamo venga portato avanti il progetto...”, (Cinzia Serra). “Credo vada condivisa l’iniziativa dei medici, se il progetto che hanno va in porto, avremmo tutti dei benefici. Riguardo al fatto che sarà a Montesardo non cambia niente. E comunque la stragrande maggioranza dei residenti di Alessano siamo d’accordo. Ci saranno dei disagi sicuramente, ma quando si fanno delle scelte, si sa come va. Riguardo alla politica, stendiamo un velo pietoso. Dovrebbero fare da garante a queste scelte, invece mettono disaccordo fra le due piccole comunità ”, (Diego Pedone). “Voglio vedere fra un paio di anni con che faccia verranno a Montesardo a cercare voti, che pena, la gente mette da parte e non dimentica”, (Gianluca).
La sensazione più diffusa è che il dibattito sia solo ai primi passi, ma tanti sono sorpresi dall’algido silenzio di personaggi che in passato hanno rivestito ruoli istituzionali e che oggi stanno alla finestra.