PORTO CESAREO - In occasione della “Giornata Mondiale della Tartaruga”, l’Area Marina Protetta Porto Cesareo in collaborazione con il “Centro Recupero Tartarughe Marine” di Calimera hanno organizzato per domenica 16 giugno a partire dalle ore 10 presso lo specchio acqueo adiacente “Lido dell’Ancora” situato in località sant’Isidoro (frazione marinara di Nardò) un’importante ed imperdibile manifestazione di tutela e salvaguardia dell’ecosistema marino a carattere prettamente didattico.
Lo scopo dell’evento ambientalista sarà quello di informare, sensibilizzare e soprattutto coinvolgere attivamente tutti i partecipanti, in un percorso didattico-educativo che ha tanti obiettivi da traguardare e tra questi principalmente quello della diffusione della conoscenza delle tartarughe marine presenti nei nostri mari, la specie della “Caretta caretta” e della “Chelonia mydas”.
La manifestazione è stata divisa in due parti dagli organizzatori: nella prima gli operatori del “Centro Recupero Tartarughe Marine” di Calimera, grazie al supporto operativo e logistico degli operatori dell’Area Marina Protetta Porto Cesareo, intratterranno i partecipanti grazie allo svolgimento di lezioni teorico-pratiche sulla biologia delle tartarughe marine. Nella seconda parte invece spazio all’interazione uomo specie, con la liberazione di due esemplari di tartaruga marina, una Caretta caretta l’altra Chelonia mydas, precedentemente ricoverate presso il Centro Recupero Tartarughe Marine del Museo di Storia Naturale del Salento, ed oggi pronte per ritornare in libertà .
Si tratta di “Antonina”, in onore di sant’Antonio da Padova nella settimana della sua ricorrenza. una Caretta caretta salvata da alcuni pescatori che l’avevano ritrovata mentre era in difficoltà in mare aperta, e di “Verdina” splendido esemplare di tartaruga verde, appunto Chelonia mydas, tartaruga marina della famiglia Cheloniidae, unica specie vivente del genere Chelonia. Questa specie meno diffusa delle Caretta caretta si distingue dalle altre tartarughe marine per il carapace dotato di quattro paia di scuti costali, una sola placca prefrontale sulla testa, che è robusta, voluminosa ed arrotondata, la punta del becco corneo della mascella superiore non ricurva ad uncino e gli scudi del carapace mai embricati.
La manifestazione è stata divisa in due parti dagli organizzatori: nella prima gli operatori del “Centro Recupero Tartarughe Marine” di Calimera, grazie al supporto operativo e logistico degli operatori dell’Area Marina Protetta Porto Cesareo, intratterranno i partecipanti grazie allo svolgimento di lezioni teorico-pratiche sulla biologia delle tartarughe marine. Nella seconda parte invece spazio all’interazione uomo specie, con la liberazione di due esemplari di tartaruga marina, una Caretta caretta l’altra Chelonia mydas, precedentemente ricoverate presso il Centro Recupero Tartarughe Marine del Museo di Storia Naturale del Salento, ed oggi pronte per ritornare in libertà .
Il maschio si differenzia dalla femmina per la coda più robusta (più larga e lunga) e per le unghie degli arti anteriori più lunghe. La colorazione della corazza è bruno-olivastra, con striature e macchie gialle o marmorizzate. Gli esemplari giovani sono più uniformemente bruno-olivastri, con gli arti bordati di giallo. L'adulto è lungo fino a 140 cm circa, con un peso che può raggiungere i 170 - 190 kg.