Sordi 'segreto' nel docu-film di Igor Righetti

FRANCESCO GRECO. ROMA – “Qualcosa di segreto / convien sempre serbare...” , dice il poeta. Vale per tutti, ma soprattutto le star del cinema, quotidianamente esposte al pubblico, sia per il loro lavoro che per le vicende sentimentali. Può un grande attore come Alberto Sordi, massima espressione della romanità, aver celato qualcosa di intimo, di “segreto” , della sua vita?

Da qui è partito il giornalista Rai Igor Righetti (nipote dell’attore), nel 104mo anniversario dalla nascita (15 giugno 1920) a Trastevere, da una famiglia piccolo borghese (il padre fu ostile alla sua vocazione artistica).

Che dal suo stesso libro (Rubbettino editore, Soveria Mannelli, CZ, che ha superato le 11 edizioni) ha tratto il docu-film “Alberto Sordi secret” , in uscita in questi giorni e appena presentato alla “Casa del Cinema” , a Villa Borghese (direttore della fotografia Gianni Mammolotti, scenografo/costumista Stefano Giovani, musiche Maria Sicari, produzione Cameraworks, prodotto da Massimiliano Filippini, locandina di Mirko Fracassi). Partners del progetto: Parco archeologico del Colosseo, Parco archeologico di Ostia antica, Segreteria di Stato al Turismo della Repubblica di San Marino, Comune di Narni, Comune di Sgurgola, Beni Culturali Diocesi di Terni Narni Amelia, Pasta Armando (premium brand di De Matteis Agroalimentare), Atim – Agenzia turismo e internazionalizzazione Marche, Artemisia Lab, BackLight Digital, ElsaBeauty-Firenze (DermoAnimalCare), Gruppo Recchia, "Relais Marchese del Grillo" (Fabriano), Azienda vitivinicola "La Cura" Enrico Corsi.

Un progetto internazionale: Sordi è popolare e amato in tutt’Europa, Sud e Centro America, Russia, Australia e Stati Uniti (nel '55 il presidente americano Truman lo invitò a Kansas City per consegnargli le chiavi della città e la carica di governatore onorario quale premio per la propaganda all'America promossa dal suo personaggio Nando Moriconi e nel '79 ricevette la cittadinanza onoraria di Plains (Georgia).

Numerose le retrospettive nelle città americane: New York (Carnegie Hall Cinema), Los Angeles e San Francisco, Sidney (Australia).

Che fosse un uomo pudico lo si sapeva: esibiva solo la sfera professionale, anche con i più vicini collaboratori, tacendo su quella privata. Egli stesso, in numerose interviste ha parlato di sé, gli inizi, l’amicizia con Fellini, la Roma sotto la guerra, le prime parti in radio e teatro, ma dei flirt e gli amori, la vita lontano dalla macchina da presa, è stato scarso di particolari. Righetti ha scovato chi ha avuto un rapporto diretto con l’attore. E lo fa rivivere oltre tutti i luoghi comuni che in questi decenni sono lievitati intorno all’uomo e al personaggio. Per lo stato di parentela, sa cose che solo lui poteva sapere. E le mette nella prima parte, dove ricostruisce l’infanzia agli inizi del secolo scorso.

Successivamente, ricorrendo a foto, audio e video inediti, le testimonianze di chi lo ha conosciuto, fra cui Pupi Avati, Patrizia e Giada De Blank, Rino Barillari, Rosanna Vaudetti, Elena De Curtis (nipote di Totò), Sabrina Sammarini (figlia di Anna Longhi, quella delle “vacanze intelligenti”), Tiziana Appetito e Alessandro Canestrelli (figli dei fotografi di scena di decine di film di Sordi, Enrico Appetito e Alessandro Canestrelli sr,), Jason Piccioni (figlio del compositore e musicista Piero autore di molte colonne sonore dei suoi film), l'attrice Piera Arico (moglie di Gastone Bettanini, amico e primo segretario-agente di Sordi fino al 1965) e la figlia Fiona Bettanini, il segretario di Stato per il Turismo, le Poste, la Cooperazione ed Expo della Repubblica di San Marino Federico Pedini Amati, l'editore Cecilia Gremese, il direttore della fotografia Sergio D'Offizi, Antonio Corsi sindaco di Sgurgola (paese dove nacque la madre Maria Righetti), il giornalista Luca Colantoni, il direttore del relais "Marchese del Grillo" Mario D'Alesio e la chef Emanuela Della Mora, Fabio Bianchi (già presidente dell'associazione “Marchese del Grillo”).

Nel biopic la narrazione in certi passaggi diviene racconto filmico in b/n con personaggi reali, con cui è ricostruito il Sordi degli Anni Venti e Trenta grazie alle interpretazioni di attori/attrici: Enzo Salvi, Fioretta Mari, Emanuela Aureli, Maurizio Mattioli, Daniela Giordano, Dado Coletti, Mirko Frezza, Daniele Foresi, Lorenzo Castelluccio, Emily Shaqiri, Vincenzo Bocciarelli, Fabrizio Raggi, Valerio Mammolotti, Moira De Rossi e tre ragazzi di età diverse che lo impersonano: Marco Camuzzi, Flavio Raggi, Daniel Panzironi. "Ho raccolto - osserva Righetti - i ricordi di quando, me presente, parlava della sua infanzia e adolescenza con mio nonno e mio padre e li ho raccontati attraverso scene filmiche che grazie al cast eccezionale emozioneranno e strapperanno il sorriso agli spettatori”.

Il docu-film ha anche una declinazione pedagogica: vuole far “scoprire” Sordi ai millennials, affinché la memoria storica del grande attore non vada perduta e anzi resti nell’immaginario personale e collettivo di tutti, e produca nuovi frutti nel III Millennio.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto