BARI - Curzio Maltese, travolto da una malattia importante, guarda indietro alla sua vita intensa e ne ripercorre le tappe insieme all’amico musicista. Antonio Catania, affiancato dal pianoforte di Sergio Colicchio, ci trasporta in un viaggio travagliato e spassoso, narrato dalla penna sublime e ironica del protagonista. Un omaggio, intitolato “Azzurro - Stralci di vita”, che la rassegna Bari Leggera (nell’ambito dell’avviso pubblico “Le due Bari”), propone in prima nazionale, domani, alle 21 al Teatro Kismet. Un atto unico scritto da Paola Ponti, moglie del cronista e scrittore scomparso lo scorso anno e tratto dall’omonimo libro di Maltese, per la regia di Carmen Giardina, con musiche del Premio Oscar Nicola Piovani, grande amico del giornalista.
“Azzurro” è una cavalcata appassionante, tra pubblico e privato, attraverso gli ultimi sessant'anni del nostro Paese, di cui Curzio Maltese è stato illuminato testimone. A partire dalla Roma allo stadio con un padre mancato troppo presto e convinto socialista, un viaggio in Calabria con la 500, il macinino che era “la Nina, la Pinta e la Santa Maria” di un’intera generazione; e poi la fine dell’innocenza, il 12 dicembre 1969, con la bomba che scoppia a piazza Fontana.
Il bambino nell’Italia del boom, un Paese ancora ingenuo, rivolto al futuro, dove “persino i poveri potevano essere felici”. Il sabato alla Rinascente, con la mamma commessa, nel profumo di Mariangela Melato, i foulard di Carla Fracci, le vetrine di Giorgio Armani. La lotta di classe al parco Lambro, il liceo negli anni di piombo. E le fragorose risate degli anni ’70, con Beppe Viola, Dario Fo, i comici del Derby: “ridevamo come pazzi e poi con un pensoso e penoso senso di colpa passavamo alle cose serie, la politica, il giornalismo, le culture ufficiali. Pensa che scemi.”
E così avanti con l’eleganza di Torino, appena assunto alla Stampa, Mani Pulite, la discesa in campo di Berlusconi e la bellezza dirompente della città eterna alla Repubblica, dove l’attendevano la politica, lo sport, il cinema, il teatro e gli incontri della vita con Vincenzo Cerami, Nicola Piovani, Roman Polanski…
“Il cinema – spiega la regista dello spettacolo, Carmen Giardina – era una delle grandi passioni di Curzio Maltese, e mentre cercavo una chiave per la messa in scena, ho pensato a una scenografia che attraverso pochi elementi rappresentasse l’idea di una sala cinematografica: uno schermo, due poltroncine e un’insegna al neon che riprende il titolo del libro, Azzurro. Questo spazio ideale viene abitato dal protagonista in molti modi, permettendogli di attraversare diverse dimensioni: il ricordo, l’evocazione, il ritrovarsi spettatore della propria vita che scorre come su uno schermo.
Ho creato una struttura composta da proiezioni video e musica, sempre al servizio dell’incalzare della storia e del protagonista, che di volta in volta tiene le fila e interpreta i vari personaggi in un moltiplicarsi di voci. Allo stesso modo la scrittura di Maltese si sposa alla perfezione con la musica del suo grande amico Nicola Piovani. Una presenza capace di creare un contrappunto perfetto al suo sguardo sulla vita, nei suoi aspetti divertenti come in quelli più toccanti, in cui tutti possiamo ritrovarci”.
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La prima edizione di Bari Leggera, curata dalla Compagnia Malalingua, con la direzione artistica di Marco Grossi proseguirà fino al 28 luglio con “L’uomo che piantava gli alberi” di Jean Giono, diretto e interpretato da Marianna de Pinto, in scena sabato 20 luglio alle 18 a Parco Gargasole. Il racconto allegorico dello scrittore francese narra l'opera silente del misterioso e pacifico personaggio di Elzéard Bouffier, un uomo capace di ripiantare un'intera foresta nella pace quotidiana di una vita fatta di azioni semplici e rituali, solitarie eppure attraversate da un respiro universale. Lo spettacolo sarà interattivo, prevederà un'azione collettiva di piantumazione e, a conclusione, ogni partecipante riceverà un vasetto di torba con un seme o una piantina da portare a casa e da far germogliare. Tutto questo è reso possibile grazie alla collaborazione con l'APS Fattoria dei Monelli e Ortocircuito e con l'associazione Autoctoni che cura il vivaio di comunità a Parco Gargasole.
Ancora un debutto nazionale: dopo l’anteprima a Molfetta, “Ma l’amore no” sarà in scena domenica 21 luglio, alla Fondazione Giovanni Paolo II (in via Marche, 1), nel quartiere San Paolo di Bari: una commedia musicale scritta e diretta da Marco Grossi, con arrangiamenti e musiche dal vivo del maestro Alberto Iovene, dedicata alla canzone melodica italiana degli anni ’30, ’40 e ‘50. Vecchie e amate canzoni a far da cornica alla storia d'amore dei due protagonisti, interpretati da Maurizio Semeraro e Monica De Giuseppe. Ma “Ma l’amore no” è anche un’occasione per aprire una finestra sull'Italia del dopoguerra e su coloro che cantarono la rinascita del nostro paese.
Per la prima volta in Puglia, mercoledì 24 luglio alle 20.30, nella Piazza del Redentore, arriva “Street Beatles” di e con il Cikale Comic Vocal Trio (formato da Anna Marcato, Isabella Girardini e Beatrice Niero). Può succedere che nell’anno della celebrazione di Kafka tre blatte subiscano una “metamorfosi” al contrario? Che si aggirino per la città prendendo in prestito le strofe del gruppo britannico più famoso al mondo? Mescolando musica, clownerie, grottesco, “Street Beatles”, affronta con sagace ironia, il paradosso dell’assurdo, come un tributo alla letteratura umoristica e alla canzone britannica, un lavoro sul buffone contemporaneo attraverso il repertorio dei Beatles arrangiato per tre voci e strumenti originali. Allo spettacolo è abbinato il laboratorio "Street Beatles" in collaborazione con Cooperativa Aliante, tenuto da Abra Lupori.
Bari Leggera si sposta negli spazi de La Casa di Pulcinella (in via Arena della Vittoria, 4/a) venerdì 26 luglio alle 21 per “Meglio tarde che mai” (debutto regionale) con Franca Pampaloni e Nicanor Cancellieri, per la regia di Rita Pelusio. Una volta erano un trio. Adesso sono un duo. E per ricordare la scomparsa di Rosa, le due anziane concertiste Ada e Elsa tornano in scena dopo tempo immemorabile, riproponendo il loro storico repertorio. Uno spassoso gioco clownesco con pochissime parole e sonorità inedite alternate ad arie classiche, che fanno da sottofondo ad animazioni di figura, gags virtuose e surreali, trucchi di magia: un concerto comico capace di incantare e divertire il pubblico di ogni età .
L’appuntamento conclusivo della rassegna sarà dedicato all’estro poetico Lucio Dalla, grazie allo spettacolo “Tra vento e mare”, domenica 28 luglio alle 21 nell’Arena della Pace del quartiere Japigia (in via Natale Loiacono, 20), testo e regia di William Volpicella, che ne è interprete al fianco di Valentina Gadaleta (insieme compongono il noto duo WilVa). Anna e Marco. Un marinaio del sud e una giovane sognatrice di Bologna. Un amore ispirato alla storia fatta di parole e di musica dell’uomo che con la sua fantasia, ha fatto e fa ancora sognare milioni di anime inquiete. Tra realtà e immaginazione, nei luoghi pugliesi cari al cantautore bolognese, come le isole Tremiti, scorre una trama immaginaria cucita dalle e nelle sue canzoni, i più significativi tasselli di una incredibile discografia eseguiti dal vivo dai Superclassifica Sciò e interpretati da Annamaria Ercole, William Volpicella e Valentina Gadaleta.
Il programma di Bari Leggera è impreziosito inoltre da un terzo laboratorio, realizzato in collaborazione con la prestigiosa Compagnia Muta Imago al Teatro Kismet, dal titolo: "La Frontiera- Tempo, corpo, identità ".
Infine, grazie alla performance “Incantesimo dei crauti” di e con Leo Kay, sabato 27 luglio alle 20.30, si sperimenterà con le orecchie e con le papille gustative degli spettatori. Una serata tra ritualità , trasformazione del cibo e le improvvisazioni dei musicisti Adolfo La Volpe e Marialuisa Capurso, ambientata nel magico contesto dell'orto urbano Campagneros, nel quartiere Poggiofranco (in via Raffaele Bovio, 20) con artisti professionisti e amatoriali, sotto la guida dell'artista e regista britannico Leo Kay.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Info: 351/85.28.494.