BARLETTA - Chopin ha tutto un altro sapore suonato da Joanna Trzeciak, pianista polacca di fama internazionale che lunedì 15 luglio (ore 21.15) sarà ospite del Barletta Piano Festival diretto da Pasquale Iannone nel salone dell’Hotel La Terrazza. Tuttavia, il programma della musicista di Cracovia non prevede solo pagine del «poeta del pianoforte», ma anche di Hummel, Beethoven e Rachmaninov. Per una questione di affinità culturale, Chopin è naturalmente l’autore che Joanna Trzeciak sente più vicino, tant’è vero che nel 2010, anno chopiniano, ha ricevuto il Premio al Merito del ministro polacco della Cultura. Si tratta dello stesso ministero che nel 1978 la selezionò per un periodo di perfezionamento al Conservatorio di Mosca con Lev Vlasenko. Due anni dopo, Joanna Trzeciak vinse il Festival dei Pianisti Polacchi a Slupsk per intraprendere immediatamente dopo una carriera internazionale contrassegnata da concerti in tutto il mondo e da una serie di incisioni discografiche e registrazioni di prestigio, tra cui quella effettuata nel 2006 per KNS Classical comprendente cinque Polacche di Chopin e cinque Etudes-tableaux op.39 di Rachmaninov.
Dunque, il recital barlettano di Joanna Trzeciak si aprirà proprio nel segno di Chopin con la Polacca op. 40 n. 2, meno celebre ed eseguita della n. 1 ma decisamente più ricca di contrasti e gradazioni espressive rispetto alla precedente.
Seguiranno le Variazioni su un tema dall’Armida di Gluck di uno dei pianisti di riferimento di Chopin, l’austriaco Johann Nepomuk Hummel. Chopin non solo ascoltò Hummel durante una delle ultime tournée in Polonia e in Russia, ma mantenne i suoi Concerti nel proprio repertorio. Quindi, il programma della serata virerà su Beethoven con la Sonata op. 109, la prima del gruppo delle ultime tre sonate, nelle quali si definiscono marcatamente alcuni connotati del terzo stile beethoveniano, tutto improntato a una libertà chimerica e a una ritrovata linearità discorsiva in soluzioni contrappuntistiche, ornamenti e ondeggiamenti.
Previsto un altro Chopin con la Polacca op. 44, campo di sperimentazione di nuove soluzioni formali, prima della chiusura nel segno di Rachmaninov con tre numeri dagli Études-Tableaux op. 39 (2, 7 e 1), composizioni per larga parte molto impegnative sotto il profilo tecnico-esecutivo.
Info 347.6194215 - barlettapianofestival.it - info@barlettapianofestival.it.
Dunque, il recital barlettano di Joanna Trzeciak si aprirà proprio nel segno di Chopin con la Polacca op. 40 n. 2, meno celebre ed eseguita della n. 1 ma decisamente più ricca di contrasti e gradazioni espressive rispetto alla precedente.
Seguiranno le Variazioni su un tema dall’Armida di Gluck di uno dei pianisti di riferimento di Chopin, l’austriaco Johann Nepomuk Hummel. Chopin non solo ascoltò Hummel durante una delle ultime tournée in Polonia e in Russia, ma mantenne i suoi Concerti nel proprio repertorio. Quindi, il programma della serata virerà su Beethoven con la Sonata op. 109, la prima del gruppo delle ultime tre sonate, nelle quali si definiscono marcatamente alcuni connotati del terzo stile beethoveniano, tutto improntato a una libertà chimerica e a una ritrovata linearità discorsiva in soluzioni contrappuntistiche, ornamenti e ondeggiamenti.
Previsto un altro Chopin con la Polacca op. 44, campo di sperimentazione di nuove soluzioni formali, prima della chiusura nel segno di Rachmaninov con tre numeri dagli Études-Tableaux op. 39 (2, 7 e 1), composizioni per larga parte molto impegnative sotto il profilo tecnico-esecutivo.
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