ph: Clarissa Lapolla |
Laureatosi nei giorni scorsi con 110 e lode e menzione al Conservatorio Piccinni di Bari sotto la guida di Francesco D’Orazio, concertista di fama internazionale in anni passati consacrato dalla critica con il premio Abbiati quale miglior interprete solista, Paride Losacco ha intrapreso lo studio del violino a soli otto anni e con D’Orazio si è anche esibito in alcune occasioni, come quando insieme hanno eseguito al Teatro Comunale di Novoli una selezione dei Duetti per due violini di Luciano Berio. Losacco ha tenuto il suo primo recital a dieci anni, accompagnato al pianoforte dalla madre, e a dodici ha debuttato per l’associazione «Niccolò Paganini» di Parma. Vincitore del Premio delle Arti 2023 tenutosi a Bologna, Losacco si è già affermato in diversi concorsi nazionali e internazionali (Euterpe, Narni, Città di Barletta, Esperia, Wanda Landowska, International Concerto Competition, Concorso Scimone), ottenendo altresì un terzo premio (primo non assegnato) alla terza edizione del «Leonid Kogan» di Bruxelles. Al repertorio tradizionale alterna pagine di autori contemporanei e del Novecento e questa versatilità gli è valsa la vittoria unanime della terza edizione (2022) del Premio «Riccardo Cerocchi» di Sermoneta, dove gli è stata assegnata anche la borsa intitolata a «Goffredo Petrassi».
Losacco ha debuttato ai festival «Pontino» di Sermoneta e «Nuova Consonanza» di Roma e, come solista, al Teatro Petruzzelli per i Family Concert dell’ente lirico. Inoltre, per l’etichetta Digressione Music ha inciso Otto lamenti (2019) per violino solo di Benedetto Boccuzzi e dal 2021 si sta perfezionando con Yair Kless.
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