Cade nel vano ascensore a Fasano: c'è un indagato per omicidio colposo


FASANO - La tragica morte di Clelia Ditano, la giovane di 25 anni che ha perso la vita dopo una caduta dal vano ascensore della palazzina in cui viveva con i genitori a Fasano (Brindisi), ha portato alla notifica di un avviso di garanzia nei confronti dell'amministratore del condominio. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, l'indagine si concentra sulle circostanze che hanno portato all'incidente avvenuto nella notte tra domenica e lunedì scorsi.

L'amministratore, difeso dall'avvocato Pasquale Di Natale, è stato destinatario dell'avviso di garanzia come parte delle procedure investigative necessarie per stabilire le cause dell'accaduto. Gli accertamenti tecnici in corso si concentreranno principalmente sull'ascensore coinvolto per verificare il malfunzionamento e la regolarità delle autorizzazioni. Inoltre, saranno analizzati anche il telefonino della vittima per comprendere meglio la dinamica dell'incidente.

Secondo quanto riportato da BrindisiReport, Clelia sarebbe rientrata a casa la sera precedente l'incidente e, salita al quarto piano dove abitava, avrebbe lasciato alcuni effetti personali. Durante questo processo, sembra che l'ascensore si fosse spostato al primo piano, nonostante la porta dell'ascensore si sia aperta comunque o non si sia chiusa completamente, secondo diverse ipotesi in corso di verifica.

I genitori della giovane, allarmati dal fatto che non rispondeva al telefono, hanno scoperto la tragedia la mattina successiva, quando hanno sentito il telefono della figlia squillare provenire dal vano ascensore. La scoperta ha scosso profondamente la comunità locale, generando un dibattito sulla sicurezza degli impianti e sull'importanza di verifiche rigorose per prevenire simili tragedie.

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