Case di prima emergenza: nuovo avviso pubblico regionale da 171mila euro


BARI - Il dipartimento Welfare della Regione Puglia è costantemente attivo nella promozione ed attuazione di misure idonee a contrastare la violenza di genere. Per potenziare l’azione dei servizi antiviolenza sul territorio sono state di recente introdotte e potenziate le seguenti misure: la dote per l’empowerment e l’autonomia, la realizzazione di centri per uomini autori di violenza, il ReD per le donne vittime di violenza, la formazione in collaborazione con i CAV e le università pugliesi.

Nella medesima direzione opera l’Avviso, pubblicato sul Bollettino regionale, per l’individuazione di 2 case per la prima emergenza, frutto del lavoro congiunto con i CAV e le case rifugio operanti sul territorio. L’Avviso prevede uno stanziamento di fondi pari a € 171.380,21 e possono presentare domanda, dal 29 agosto al 30 settembre 2024, associazioni e organizzazioni operanti nel settore del sostegno e dell’aiuto alle donne vittime di violenza, enti pubblici ed enti locali, in forma singola o associata.

Le case per la prima emergenza sono strutture a carattere temporaneo, obbligatoriamente a indirizzo segreto, propedeutiche rispetto all’inserimento nella casa rifugio di primo livello, da destinare alla protezione di donne, sole o con figli, vittime di violenza.

Le strutture dovranno operare in maniera integrata con il Centro antiviolenza, che ha la regia sul singolo caso, con i Servizi sociali territoriali e con la rete dei servizi socio sanitari territoriali e dovranno garantire accesso immediato 7 giorni su 7 e 24 ore su 24 ed alta protezione.

"Le Case per la prima emergenza rappresentano il primo passo verso la liberazione per le vittime di violenza, un istituto che la Regione offre come porto sicuro per le donne che hanno bisogno immediato di un luogo accogliente da cui ricostruire la propria vita affettiva e relazionale" ha commentato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

“Le strutture in questione avranno carattere sperimentale al fine di verificare l’efficacia della soluzione organizzativa individuata. La casa di prima emergenza deve garantire i servizi di accoglienza e ospitalità alloggiativa alle donne che subiscono violenza e ai loro figli minorenni. La casa di emergenza dovrà consentire una presa in carico tempestiva in situazioni di rischio immediato, sì da definire con la donna il percorso in protezione da intraprendere e renderla consapevole del progetto della casa rifugio di primo livello”. Lo dichiara la direttrice del dipartimento Welfare della Regione Puglia, Valentina Romano.