LECCE - La recente decisione della sindaca Poli Bortone di rinviare la sottoscrizione dei nuovi contratti per il trasporto e la sosta tariffata con SGM sta sollevando preoccupazioni tra i cittadini e i rappresentanti del Coordinamento Lecce Città Pubblica. Questa mossa potrebbe comportare gravi conseguenze per la città , mettendo in discussione il percorso avviato durante la scorsa consiliatura e formalizzato con la delibera del consiglio comunale dello scorso marzo.
Questa delibera ha approvato il nuovo Piano Economico Finanziario (PEF) di SGM, approvato dall'autorità di regolazione dei trasporti, e ha reso la società interamente pubblica, consentendo di sfruttare i 900.000 km aggiuntivi di servizi minimi ottenuti dalla Regione Puglia. Il piano prevede importanti novità per migliorare la mobilità pubblica, tra cui:
- Aumento delle frequenze delle corse dei bus e riduzione dei tempi di attesa
- Estensione dell’orario di esercizio dalle 6:00 alle 22:00 (24:00 durante l’estate)
- Controllo in tempo reale delle corse da parte dell’utenza
- Assunzione di 60 nuovi dipendenti
- Riattivazione dei minibus elettrici nella città storica
Questo programma mira a garantire un servizio pubblico adeguato alle esigenze dei cittadini, offrendo alternative all'uso dell'auto privata e migliorando la qualità della vita urbana. Per realizzare questi obiettivi, è previsto l’adeguamento delle tariffe della sosta, con un aumento nel 2024 da 0,60 € a 1 € in alcune zone della città e l’eliminazione della gratuità pomeridiana. Questo incremento non è volto a generare dividendi per il socio privato, come avvenuto in passato, ma a finanziare i nuovi investimenti nel trasporto pubblico.
La mancata approvazione del nuovo PEF rischia di far perdere i 900.000 km assegnati dalla Regione Puglia, che potrebbero essere riassegnati a un altro comune o provincia in grado di completare prima l'affidamento del nuovo servizio. Questa incertezza esprime una mancanza di volontà di investire nel trasporto pubblico, un diritto fondamentale per i cittadini, specialmente per i soggetti più fragili.
Il Consiglio comunale sarà chiamato a esprimersi su questa questione, che rappresenta un possibile ritorno al passato, con decisioni politiche che interferiscono con la gestione amministrativa. La decisione di rinviare la sottoscrizione del contratto, basata su una lettera della sindaca appena insediata, è vista come un'inaccettabile interferenza politica su un atto di gestione.
Il Coordinamento Lecce Città Pubblica ha espresso la sua preoccupazione per questa situazione, sottolineando la necessità di correggere queste "cattive e pericolose abitudini" che tardano a scomparire.