La campagna elettorale in Francia sta vivendo momenti di grande intensità in vista dei ballottaggi previsti per domenica 7 luglio. Questa tornata elettorale potrebbe ridisegnare in modo significativo gli equilibri politici del paese, specialmente alla luce dell'avanzata del Rassemblement National (RN), che ha ottenuto la maggioranza dei voti al primo turno.
Cosa sono le desistenze?
Nel contesto del sistema elettorale francese, il termine "desistenza" si riferisce al ritiro strategico dei candidati che non sono riusciti a superare il secondo turno di votazioni. Questo sistema consente l'accesso al ballottaggio a tutti i candidati che hanno ottenuto almeno il 12,5% dei voti al primo turno. Le desistenze sono utilizzate per consolidare il sostegno verso uno dei due candidati principali rimasti in gara, al fine di aumentare le probabilità di vittoria contro un terzo contendente, in questo caso specifico il RN.
Quanti sono i seggi da assegnare?
Il 7 luglio, gli elettori francesi dovranno scegliere tra due candidati in 402 collegi. In altre 98 circoscrizioni, la competizione sarà tra tre candidati. Al primo turno, tenutosi il 30 giugno, sono già stati eletti 76 candidati.
Possibili esiti del Secondo Turno
Due scenari principali si delineano per il secondo turno delle elezioni:
- Vittoria del Rassemblement National: Se il RN riuscisse a ottenere la maggioranza assoluta dei seggi, Jordan Bardella potrebbe essere nominato primo ministro, potenzialmente con il supporto dei Repubblicani di Eric Ciotti.
- Assemblea Nazionale senza maggioranza politica: In alternativa, potrebbe emergere uno scenario in cui nessun partito ottiene una chiara maggioranza, portando a una situazione di stallo politico.
Duelli a tre dopo le desistenze
Grazie al patto di desistenza tra il partito Ensemble del presidente Macron e il Nuovo Fronte Popolare di sinistra, il numero di duelli a tre (o triangolazioni) è significativamente diminuito. Le stime di Le Monde indicano che, dopo questo accordo, la competizione a tre seggi è crollata a soli 88 circoscrizioni, mentre in 218 collegi si è verificato il ritiro del terzo classificato. Questo patto è stato strategicamente pensato per ridurre la frammentazione del voto e consolidare le possibilità di vittoria dei candidati di sinistra o centristi contro il RN.