FASANO - La Procura di Brindisi conferirà a breve l'incarico per l'autopsia sul corpo di Clelia Ditano, la giovane di 25 anni tragicamente deceduta dopo una caduta di oltre 10 metri nel vano ascensore della palazzina in cui abitava con i genitori a Fasano, in via Piave. L’esame sarà condotto dal medico legale Domenico Urso all’inizio della prossima settimana, presumibilmente tra martedì e mercoledì.
I Carabinieri e i tecnici dello Spesal stanno ultimando la lunga fase degli accertamenti sull’impianto dell'ascensore e sulle relative autorizzazioni. Al momento, l’inchiesta della procura è aperta contro ignoti con l’ipotesi di reato di omicidio colposo. L'ascensore è stato immediatamente posto sotto sequestro per permettere una più accurata analisi delle circostanze che hanno portato alla tragedia.
Secondo le prime ricostruzioni, l’incidente sarebbe avvenuto tra l'1:30 e le 2 di notte. Alcuni amici della vittima, che solitamente si fermavano a parlare con lei anche in tarda serata, hanno dichiarato che erano convinti che Clelia fosse rientrata definitivamente in casa quella sera e non si erano preoccupati del fatto che non fosse scesa a salutarli. Nessuno avrebbe potuto immaginare un simile incidente.
Clelia Ditano, dopo aver lasciato la borsa e altri effetti personali nel suo appartamento, avrebbe cercato di scendere dal quarto piano utilizzando l’ascensore. Purtroppo, è precipitata nel vuoto perché la cabina dell'ascensore non era risalita come lei credeva. Le indagini continuano per chiarire le cause del malfunzionamento e le eventuali responsabilità .
L'intera comunità di Fasano è sconvolta dalla tragica perdita di una giovane vita, e si attende con ansia l'esito degli accertamenti per fare luce su quanto accaduto e per rendere giustizia a Clelia e alla sua famiglia.
I Carabinieri e i tecnici dello Spesal stanno ultimando la lunga fase degli accertamenti sull’impianto dell'ascensore e sulle relative autorizzazioni. Al momento, l’inchiesta della procura è aperta contro ignoti con l’ipotesi di reato di omicidio colposo. L'ascensore è stato immediatamente posto sotto sequestro per permettere una più accurata analisi delle circostanze che hanno portato alla tragedia.
Secondo le prime ricostruzioni, l’incidente sarebbe avvenuto tra l'1:30 e le 2 di notte. Alcuni amici della vittima, che solitamente si fermavano a parlare con lei anche in tarda serata, hanno dichiarato che erano convinti che Clelia fosse rientrata definitivamente in casa quella sera e non si erano preoccupati del fatto che non fosse scesa a salutarli. Nessuno avrebbe potuto immaginare un simile incidente.
Clelia Ditano, dopo aver lasciato la borsa e altri effetti personali nel suo appartamento, avrebbe cercato di scendere dal quarto piano utilizzando l’ascensore. Purtroppo, è precipitata nel vuoto perché la cabina dell'ascensore non era risalita come lei credeva. Le indagini continuano per chiarire le cause del malfunzionamento e le eventuali responsabilità .
L'intera comunità di Fasano è sconvolta dalla tragica perdita di una giovane vita, e si attende con ansia l'esito degli accertamenti per fare luce su quanto accaduto e per rendere giustizia a Clelia e alla sua famiglia.