FISMO/Confesercenti: saldi estivi al via dal 6 luglio. Il sondaggio IPSOS svela le scelte dei consumatori

BARI – L’acquisto nel negozio fisico è ancora il canale più apprezzato: il 69% intende comprare anche in un negozio multimarca. Calzature, t-shirt e top in cima ai desideri dei consumatori. Torna la ricerca del prodotto firmato, anche se non per forza di lusso. Tessuti leggeri, gonne midi, sneaker e stampe floreali le tendenze dell’estate ’24.

Sabato, 6 luglio, prenderanno ufficialmente il via le vendite di fine stagione estive. L’interesse dei consumatori rimane abbastanza stabile anche grazie all’arrivo del caldo: oltre uno su due (il 55%, lo scorso anno era il 61%) ha intenzione di acquistare almeno un capo o prodotto moda in occasione dei saldi estivi per un giro d’affari complessivo stimato sui 4 miliardi di euro circa. Lo evidenzia il consueto sondaggio Confesercenti/IPSOS: poco più del 55% degli intervistati ha già dichiarato l’intenzione di acquistare qualcosa, c’è anche un 31% di intervistati che passeggerà tra le vetrine (virtuali o reali) e valuterà se acquistare o meno in base alle offerte e agli sconti che troverà. Un ulteriore 6% non ha ancora deciso. Soltanto il 7% degli intervistati dichiara di non volere o potere approfittare dell’occasione dei saldi estivi.

La quota dei consumatori che acquisteranno online è in lieve crescita: il 36% sceglie l’ecommerce multimarca (lo scorso anno era il 34%), il 18% acquisterà direttamente dal sito del produttore del capo o dell’accessorio di interesse. Ma per i saldi, l’acquisto nel negozio fisico resta in cima alle preferenze: il 69% degli intervistati dichiara che acquisterà per i saldi anche in un classico negozio multimarca, mentre il 38% si rivolgerà a un’attività commerciale fisica monobrand.

Le calzature sono il prodotto moda più ricercato dal 61% degli intervistati: sneaker estive, ballerine, sandali e slingback e scarpe da barca, calzature tecniche, in particolare per il running, il trekking ed il tennis. Il 57% preferisce l’acquisto di t-shirt e top, in particolare polo e magliette sportive, mentre per le donne si afferma la tendenza alla ricerca di maglie, bluse e top di tessuti estivi, soprattutto lino ma anche seta, con una riscoperta delle stampe floreali o dei motivi geometrici. Al terzo posto, ci sono pantaloni e gonne (44% delle indicazioni). Quest’anno l’accento cade sulle gonne di media lunghezza, shorts e bermuda di denim e leggings, oltre ai classici pantaloni estivi leggeri tipo ‘chino’ per gli uomini, tra i quali emerge un interesse crescente anche per pantaloni cargo lunghi o corti che siano. Il 41% degli intervistati cercherà la maglieria estiva (41%). Nella top ten ci sono anche abiti e vestiti (39%) e camicie (30%) preferibilmente di cotone leggero, lino o seta, e costumi, abbigliamento e accessori mare (29%), pigiami/camicie da notte (16%) e infine borse (15%).

Si assiste ad un ritorno della voglia dei prodotti firmati, ma non solo: tra i brand più citati Gucci, Armani, Fred Perry, Ralph Loren, ma anche Micheal Kors, Rayban, Boss, CMP, Levi’S Sorbino, Tommy Hilfiger, Geox, CMP, Solomon, Uniqlo, Nike, Adidas, Brema, Lacoste, La Martina, Levi’s, Timberland, Vans, Benetton e Moschino.

‘Le vendite di fine stagione estive – spiega Campobasso - saranno un momento importante per gli imprenditori del commercio moda, i quali sono reduci da un trimestre primaverile freddo sotto il profilo delle vendite. Il meteo incerto ed anomalo che ha caratterizzato la primavera di quest’anno, infatti, ha avuto un impatto negativo sui consumi con il 39% dei consumatori che ha acquistato meno capi, calzature e accessori’.

La resilienza dell’interesse dei consumatori nei confronti dei saldi è un elemento valutato positivamente dagli imprenditori del settore, così come l’auspicio è che una spinta ai consumi arrivi dai rinnovi contrattuali firmati quest’anno – a partire da quello del terziario, i cui dipendenti riceveranno a luglio 600 milioni di euro di una tantum. Complessivamente, le attese per i saldi estivi sono dunque improntate alla stabilità rispetto allo scorso anno, anche se i negozianti non si aspettano un assalto o code come ai vecchi tempi: l’attuale bulimia di promozioni – ormai attive tutto l’anno - ha infatti ormai ridotto strutturalmente l’impatto delle vendite di fine stagione, nonostante l’evento sia ancora atteso e apprezzato dai consumatori.

‘L’auspicio è che si raggiungano i risultati dello scorso anno, magari anche qualcosa di più grazie all’arrivo delle alte temperature. Anche la partenza finalmente coordinata tra tutte le Regioni è un fattore positivo. Certo, però, la data di partenza dei saldi rimane a nostro avviso troppo anticipata e disallineata dalle stagioni reali: in teoria sono vendite di fine stagione, ma quest’anno arrivano quando il caldo è appena iniziato. Bisogna spostarle più avanti: i negozi non hanno più tempo di vendere le collezioni di stagione a prezzo pieno’.

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