Il capogruppo di FdI Renato Perrini accusa il Pd di doppiopesismo sul trattamento di fine mandato


BARI – Scoppia la polemica sul Trattamento di Fine Mandato (TFM) in Puglia. Il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Renato Perrini, ha puntato il dito contro il Partito Democratico, accusandolo di doppiopesismo in merito alla percezione del TFM. La controversia è nata dopo la notizia che l'ex sindaco di Bari, Antonio Decaro, riceverà oltre 35mila euro di TFM.

Perrini ha criticato apertamente la leadership del PD, compresa la segretaria Elly Schlein e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, per la loro reazione al TFM dei consiglieri regionali rispetto a quello di Decaro. “È da stamattina, dopo aver letto sul Corriere del Mezzogiorno che l’ex sindaco di Bari Antonio Decaro prenderà oltre 35mila euro di TFM, che mi faccio questa domanda: ma perché se li prende Decaro nel PD nessuno si indigna, nessuno grida allo scandalo, nessuno minaccia di dimettersi e di mandare tutti a casa? Forse Decaro sta più simpatico e i consiglieri regionali sono sporchi, brutti e cattivi?" ha dichiarato Perrini.

Fratelli d’Italia, secondo Perrini, si è sempre opposto alla reintroduzione del TFM, considerandolo un diritto piuttosto che un privilegio, ma riconosce che in un momento di difficoltà economica del Paese, tale compenso viene percepito come un ingiusto beneficio. “Siamo consapevoli che la reintroduzione, specie in un momento di difficoltà economica del Paese, viene percepita come un inaccettabile privilegio. Ma, appunto, se la percezione è che sia un ingiusto ‘privilegio’, non dovrebbe essere tale anche se lo prendono Decaro o Elly Schlein?” ha sottolineato Perrini.

Il capogruppo ha inoltre criticato Schlein ed Emiliano per la loro presa di posizione nei confronti dei consiglieri regionali pugliesi, ai quali hanno minacciato espulsioni dal partito se avessero votato a favore del TFM. “E loro due sapendo che lo percepiscono dall’alto di quale pulpito hanno minacciato i loro consiglieri regionali pugliesi di cacciarli addirittura dal partito se lo avessero votato? Il presidente Michele Emiliano e il segretario regionale del Pd Domenico De Santis ritengono che sia giusto che il loro amico di partito, il PD appunto, lo prenda e i consiglieri regionali no?” ha continuato Perrini.

L’accusa principale di Perrini è che il PD adotta un atteggiamento ipocrita e doppiopesista, che crea disparità di trattamento tra i membri del partito in base alle loro posizioni istituzionali. “Siamo di fronte alla più grande ipocrisia di un partito doppiopesista che fa sermoni pubblici, minaccia espulsioni e dimissioni se lo fanno i consiglieri regionali, ma poi gli stessi continuano in altre Istituzioni a percepirlo… Almeno il pudore di tacere!” ha concluso Perrini.

Questa controversia mette in luce le tensioni interne al Partito Democratico e la percezione pubblica del TFM, sollevando importanti interrogativi sulla gestione dei compensi e la coerenza delle politiche all’interno delle forze politiche italiane.

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