FOGGIA – Istituire la Commissione Listino Olio presso la Camera di Commercio di Foggia. È questa la richiesta che, congiuntamente, attraverso una nota ufficiale, le declinazioni provinciali delle maggiori organizzazioni sindacali degli agricoltori hanno inviato a Giuseppe Di Carlo, presidente CCIAA Foggia.
Confagricoltura, Confcooperative, Copagri e CIA Agricoltori Italiani Capitanata, nella missiva ufficiale, hanno richiamato l’identica richiesta già espressa due anni fa, esattamente il 17 novembre 2022, quando l’iniziativa fu motivata come ulteriore leva per lo sviluppo e l’innovazione del comparto e, come si legge nella nuova lettera ufficiale inviata il 19 luglio 2024, per un “giusto riconoscimento alle imprese olivicole del territorio della Capitanata”, per il loro “grande lavoro” e i risultati raggiunti da questo fondamentale settore.
L’istituzione della Commissione Listino olio, inoltre, potrebbe valorizzare un prodotto – l’olio extravergine d’oliva – che in provincia di Foggia ha raggiunto qualità e quantità di straordinario rilievo. La richiesta è firmata dai presidenti provinciali delle organizzazioni, così come sopra elencate: Filippo Schiavone, Carla Calabrese, Michele Palermo e Angelo Miano. “Alcuni mesi fa su nostra richiesta, dal segretario dott.ssa Palladino abbiamo avuto rassicurazioni in merito alla definizione delle procedure per l’avvio dell’iter istitutivo. Con la presente, le chiediamo lo stato dell’arte e di aggiornarci, affinché prima dell’avvio della stagione olearia possa entrare in funzione anche nella provincia di Foggia la Commissione Listino Olio”, si legge nella lettera ufficiale inviata al presidente Di Carlo. Nel 2023, a fronte di un calo generalizzato nella fase di raccolta e di produzione che ha caratterizzato quasi tutta Italia, la Capitanata e la Puglia hanno tenuto molto bene: nella campagna olivicola 2023-2024 quasi il 50% delle olive italiane sono state raccolte in Puglia.
OLIVICOLTURA, I DATI. Complessivamente, nelle 6 province pugliesi, la coltivazione dell’olivo occupa ben 377mila ettari, pari al 33% della superficie totale dedicata alla coltura dell’oro verde in Italia. Nei primi tre mesi del 2023 il valore delle esportazioni di olio d'oliva Made in Puglia ha registrato un incremento del +35%. La coltivazione dell’olivo è la più estesa sul territorio regionale ed interessa quasi 150mila aziende. Cicli produttivi digitalizzati, grande tasso d’innovazione, un primo e importante ricambio generazionale nella conduzione delle aziende con una maggiore propensione a conservare il valore aggiunto, soprattutto grazie a un’attenzione più centrata su marketing, packaging e mercati esteri che cercano la qualità totale: sono queste le caratteristiche che, da alcuni anni, stanno facendo crescere il comparto olivicolo della Capitanata. Le associazioni dei produttori olivicoli, anche grazie al sostegno e all’iniziativa delle organizzazioni sindacali degli agricoltori, stanno riuscendo ad aumentare anche la propensione delle aziende a fare squadra, aggregazione. “Per tutti questi motivi, riteniamo che istituire la Commissione Listino Olio presso la Camera di Commercio di Foggia sia quanto mai utile e auspicabile”, conclude la nota congiunta delle organizzazioni sindacali degli agricoltori.
Confagricoltura, Confcooperative, Copagri e CIA Agricoltori Italiani Capitanata, nella missiva ufficiale, hanno richiamato l’identica richiesta già espressa due anni fa, esattamente il 17 novembre 2022, quando l’iniziativa fu motivata come ulteriore leva per lo sviluppo e l’innovazione del comparto e, come si legge nella nuova lettera ufficiale inviata il 19 luglio 2024, per un “giusto riconoscimento alle imprese olivicole del territorio della Capitanata”, per il loro “grande lavoro” e i risultati raggiunti da questo fondamentale settore.
L’istituzione della Commissione Listino olio, inoltre, potrebbe valorizzare un prodotto – l’olio extravergine d’oliva – che in provincia di Foggia ha raggiunto qualità e quantità di straordinario rilievo. La richiesta è firmata dai presidenti provinciali delle organizzazioni, così come sopra elencate: Filippo Schiavone, Carla Calabrese, Michele Palermo e Angelo Miano. “Alcuni mesi fa su nostra richiesta, dal segretario dott.ssa Palladino abbiamo avuto rassicurazioni in merito alla definizione delle procedure per l’avvio dell’iter istitutivo. Con la presente, le chiediamo lo stato dell’arte e di aggiornarci, affinché prima dell’avvio della stagione olearia possa entrare in funzione anche nella provincia di Foggia la Commissione Listino Olio”, si legge nella lettera ufficiale inviata al presidente Di Carlo. Nel 2023, a fronte di un calo generalizzato nella fase di raccolta e di produzione che ha caratterizzato quasi tutta Italia, la Capitanata e la Puglia hanno tenuto molto bene: nella campagna olivicola 2023-2024 quasi il 50% delle olive italiane sono state raccolte in Puglia.
OLIVICOLTURA, I DATI. Complessivamente, nelle 6 province pugliesi, la coltivazione dell’olivo occupa ben 377mila ettari, pari al 33% della superficie totale dedicata alla coltura dell’oro verde in Italia. Nei primi tre mesi del 2023 il valore delle esportazioni di olio d'oliva Made in Puglia ha registrato un incremento del +35%. La coltivazione dell’olivo è la più estesa sul territorio regionale ed interessa quasi 150mila aziende. Cicli produttivi digitalizzati, grande tasso d’innovazione, un primo e importante ricambio generazionale nella conduzione delle aziende con una maggiore propensione a conservare il valore aggiunto, soprattutto grazie a un’attenzione più centrata su marketing, packaging e mercati esteri che cercano la qualità totale: sono queste le caratteristiche che, da alcuni anni, stanno facendo crescere il comparto olivicolo della Capitanata. Le associazioni dei produttori olivicoli, anche grazie al sostegno e all’iniziativa delle organizzazioni sindacali degli agricoltori, stanno riuscendo ad aumentare anche la propensione delle aziende a fare squadra, aggregazione. “Per tutti questi motivi, riteniamo che istituire la Commissione Listino Olio presso la Camera di Commercio di Foggia sia quanto mai utile e auspicabile”, conclude la nota congiunta delle organizzazioni sindacali degli agricoltori.