BARI - I medici del servizio di emergenza 118 dell’ASL Bari sono in stato di agitazione e minacciano di lasciare molti turni scoperti nel mese di agosto. La situazione critica è emersa dopo che la Regione Puglia ha respinto la richiesta di un incentivo per il surmenage lavorativo, una richiesta avanzata a causa della carenza di medici durante il periodo estivo.
La carenza di personale e il sovraccarico di turni
Negli anni scorsi, per sopperire alla mancanza di personale e garantire le ferie estive, l’ASL aveva proposto un incremento significativo dei turni, fino a 24 o 36 ore settimanali, con un compenso aggiuntivo per chi superava le 200 ore mensili. Normalmente, i medici del 118 coprono un monte ore di circa 164 ore al mese.
Tuttavia, quest’anno l’ASL ha comunicato che non considera giustificata la spesa aggiuntiva per questi incentivi, dichiarando che il personale non è sufficientemente impegnato da necessitare tali compensi. Questa decisione ha provocato la reazione dei medici, che stanno rimodulando i turni di agosto, decisi a non lavorare oltre il loro orario contrattuale.
Le conseguenze della rimodulazione dei turni
La rimodulazione dei turni da parte dei medici comporterà inevitabilmente rischi per la copertura del servizio. Non solo potrebbe esserci l’assenza di medici sulle ambulanze, ma potrebbe anche essere compromesso il servizio nei Punti di Primo Intervento. Questo scenario preoccupa sia il personale sanitario che la popolazione, considerando l'importanza del servizio di emergenza durante il periodo estivo, quando la domanda di assistenza medica può aumentare significativamente.
La risposta delle istituzioni
La situazione richiede un intervento urgente da parte delle autorità regionali e dell'ASL per trovare una soluzione che garantisca la copertura dei turni e la continuità del servizio di emergenza. La mancata risposta alle richieste dei medici potrebbe portare a gravi conseguenze per la sanità pubblica, in particolare in un periodo critico come quello estivo.
La decisione di respingere la richiesta di incentivi aggiuntivi sembra essere stata presa senza considerare appieno l’impatto sul servizio e sulle condizioni di lavoro dei medici del 118. È necessario che le istituzioni riconoscano l’importanza del lavoro svolto dai medici di emergenza e trovino un compromesso che possa garantire un servizio adeguato alla popolazione, evitando turni scoperti e potenziali rischi per i pazienti.
La voce dei medici
I medici del 118 hanno espresso la loro frustrazione per la mancanza di supporto e riconoscimento del loro lavoro. La loro richiesta non è solo una questione di incentivi economici, ma anche di riconoscimento del carico di lavoro e del sacrificio che comporta lavorare in un servizio di emergenza, specialmente durante i mesi estivi.
"Non possiamo continuare a lavorare in queste condizioni senza un adeguato riconoscimento del nostro impegno", ha dichiarato un medico del 118 che ha preferito rimanere anonimo. "Chiediamo solo di essere trattati con equità e di ricevere il supporto necessario per poter svolgere al meglio il nostro lavoro."