ROMA - "Esprimiamo a nome di tutta la Uiltrasporti la nostra indignazione per l'ennesimo incidente sul lavoro, accaduto ieri a un lavoratore nostro iscritto, che ci ha profondamente sconcertati. È inaccettabile che i lavoratori continuino a dover affrontare condizioni di lavoro insicure, senza la certezza di poter tornare dalle loro famiglie a fine giornata".
Lo affermano in una nota congiunta il segretario generale della Uiltrasporti Marco Verzari e il segretario generale regionale della Uiltrasporti Sardegna William Zonca in merito all'incidente avvenuto ieri a Macchiareddu in Sardegna, che è costato la vita dell'operaio 41 enne Simone Furia Calledda.
"I continui incidenti mortali sul lavoro rappresentano una situazione drammatica che richiede interventi concreti e immediati - evidenziano i sindacalisti -. Non solo la sofferenza per il dramma delle famiglie, che si trovano improvvisamente private dei loro cari ricade l’incertezza del futuro e la sicurezza del sostegno economico necessario per vivere. Ribadiamo con forza che troppo spesso non si tratta di semplici incidenti, ma veri e propri omicidi sul lavoro. Ogni vittima rappresenta una perdita insostenibile per la Sardegna, che già conta sei morti sul lavoro nel solo 2024. È nostro dovere denunciare questa situazione e combattere per trovare soluzioni efficaci che garantiscano giustizia e sicurezza. Ci stringiamo al dolore della famiglia e dei colleghi di Simone; anche per loro continueremo la nostra battaglia per la tutela della salute e sicurezza dei nostri lavoratori e delle persone attraverso la campagna "Zero Morti sul Lavoro". Il costo umano ed economico di queste tragedie è troppo alto. È tempo di agire concretamente per prevenire ulteriori perdite e garantire un ambiente di lavoro sicuro per tutti".
"I continui incidenti mortali sul lavoro rappresentano una situazione drammatica che richiede interventi concreti e immediati - evidenziano i sindacalisti -. Non solo la sofferenza per il dramma delle famiglie, che si trovano improvvisamente private dei loro cari ricade l’incertezza del futuro e la sicurezza del sostegno economico necessario per vivere. Ribadiamo con forza che troppo spesso non si tratta di semplici incidenti, ma veri e propri omicidi sul lavoro. Ogni vittima rappresenta una perdita insostenibile per la Sardegna, che già conta sei morti sul lavoro nel solo 2024. È nostro dovere denunciare questa situazione e combattere per trovare soluzioni efficaci che garantiscano giustizia e sicurezza. Ci stringiamo al dolore della famiglia e dei colleghi di Simone; anche per loro continueremo la nostra battaglia per la tutela della salute e sicurezza dei nostri lavoratori e delle persone attraverso la campagna "Zero Morti sul Lavoro". Il costo umano ed economico di queste tragedie è troppo alto. È tempo di agire concretamente per prevenire ulteriori perdite e garantire un ambiente di lavoro sicuro per tutti".