Sergio Rubini a Putignano inaugura la rassegna 'Racconti di Carta'
PUTIGNANO - Sergio Rubini ha dato il via ieri sera alla rassegna di eventi "Racconti di Carta 2024 in Fiscoli Fiori
d'Oriente", organizzata dalla Fondazione Carnevale di Putignano. La manifestazione, che durerà tutta
l'estate, si sviluppa quest’anno sul tema della celebrazione di Marco Polo a 700 anni dalla sua morte. Sei le
opere in cartapesta installate nel centro storico della Città che rievocano alcuni momenti della vita e dei
viaggi di Marco Polo. Alle installazioni si accede gratuitamente passeggiando per la città e, grazie ad un QR
Code presente in prossimità dell’opera, è possibile ascoltare e guardare in LIS la descrizione del momento
rappresentato dai cartapestai. Fasi importanti della vita di Marco Polo raccontate dalla voce di Sergio
Rubini che ieri ha passeggiato per il centro storico della città incontrando il pubblico ed i maestri
cartapestai, autografando le loro opere in un gesto che è sembrato quasi la fusione di due mondi artistici.
Rubini è apparso profondamente affascinato dal mondo della cartapesta putignanese “I cartapestai – ha commentato il regista - fanno più o meno il primo gesto che viene attribuito a Dio, quello di plasmare la terra, il fango e di dargli una forma. Noi tutti siamo attratti dall’idea di dare una forma alle cose, che significa anche dare ad esse un senso.”
La scelta di voler dedicare questa edizione al visionario viaggiatore e scrittore veneziano è stata particolarmente apprezzata da Rubini che ha trovato “interessantissima l’iniziativa di celebrare Marco Polo in un momento in cui sento dire che c’è qualcuno nel mondo che, come prima cosa, pensa di alzare un muro non appena diventerà Presidente degli Statui Uniti. L’idea è, invece, quella di celebrare un uomo che ha vissuto la sua vita buttando giù muri e confini per conoscere esplorare e aprirsi alla diversità. Noi pugliesi siamo orientati verso Oriente. – ha detto il regista - Il nostro sguardo è verso Oriente perché siamo in un Sud molto particolare, un Sud non chiuso. Abbiamo tante affinità con l’attitudine principale di Marco Polo: la capacità di viaggiare, di aprirci ad uno sconosciuto e di scambiare culture.”
Rubini ha poi fatto una riflessione sul valore dell’arte della cartapesta e, più in generale, sull’importanza di riuscire a custodire un’arte capace di rimanere senza tempo. “In un’epoca in cui abbiamo fatto passi talmente in avanti con la tecnologia, dobbiamo necessariamente mettere in campo un novo Umanesimo. Quindi sì alla tecnologia, sì a tutto ciò che ci proietta nel futuro. Ma mai perdere la dimensione umana dell’artigianato, perché perdere l’artigianato significa perdere l’umanità. E perdere l’umanità significa demandare alla tecnologia anche le nostre vite. E noi non possiamo farlo. Per questo penso che il tema principale dei prossimi anni, proprio perché ormai viviamo nel futuro debba essere quello di un nuovo Umanesimo.”
Soddisfatta per il successo che sta riscontrandola seconda edizione di "Racconti di Carta 2024 in Fiscoli Fiori d'Oriente" anche Mary Adone, vice presidente della Fondazione del Carnevale di Putignano e fautrice del Progetto, che si è detta “felice di vedere coniugata la tradizione della cartapesta con una proposta turistica e culturale di qualità, capace di valorizzare il centro storico grazie ad un linguaggio senza tempo, con il quale visitatori e viaggiatori si integrano nei quartieri della città, portando valore aggiunto, senza precludere la vivibilità di contesti che sono anche residenziali. Un risultato eccellente, reso possibile mettendo al centro il valore della qualità ma anche e, soprattutto, grazie all’importante opera di risanamento economico e di rilancio dell’azione della Fondazione del Carnevale di Putignano di cui andiamo particolarmente fieri.”
Rubini è apparso profondamente affascinato dal mondo della cartapesta putignanese “I cartapestai – ha commentato il regista - fanno più o meno il primo gesto che viene attribuito a Dio, quello di plasmare la terra, il fango e di dargli una forma. Noi tutti siamo attratti dall’idea di dare una forma alle cose, che significa anche dare ad esse un senso.”
La scelta di voler dedicare questa edizione al visionario viaggiatore e scrittore veneziano è stata particolarmente apprezzata da Rubini che ha trovato “interessantissima l’iniziativa di celebrare Marco Polo in un momento in cui sento dire che c’è qualcuno nel mondo che, come prima cosa, pensa di alzare un muro non appena diventerà Presidente degli Statui Uniti. L’idea è, invece, quella di celebrare un uomo che ha vissuto la sua vita buttando giù muri e confini per conoscere esplorare e aprirsi alla diversità. Noi pugliesi siamo orientati verso Oriente. – ha detto il regista - Il nostro sguardo è verso Oriente perché siamo in un Sud molto particolare, un Sud non chiuso. Abbiamo tante affinità con l’attitudine principale di Marco Polo: la capacità di viaggiare, di aprirci ad uno sconosciuto e di scambiare culture.”
Rubini ha poi fatto una riflessione sul valore dell’arte della cartapesta e, più in generale, sull’importanza di riuscire a custodire un’arte capace di rimanere senza tempo. “In un’epoca in cui abbiamo fatto passi talmente in avanti con la tecnologia, dobbiamo necessariamente mettere in campo un novo Umanesimo. Quindi sì alla tecnologia, sì a tutto ciò che ci proietta nel futuro. Ma mai perdere la dimensione umana dell’artigianato, perché perdere l’artigianato significa perdere l’umanità. E perdere l’umanità significa demandare alla tecnologia anche le nostre vite. E noi non possiamo farlo. Per questo penso che il tema principale dei prossimi anni, proprio perché ormai viviamo nel futuro debba essere quello di un nuovo Umanesimo.”
Soddisfatta per il successo che sta riscontrandola seconda edizione di "Racconti di Carta 2024 in Fiscoli Fiori d'Oriente" anche Mary Adone, vice presidente della Fondazione del Carnevale di Putignano e fautrice del Progetto, che si è detta “felice di vedere coniugata la tradizione della cartapesta con una proposta turistica e culturale di qualità, capace di valorizzare il centro storico grazie ad un linguaggio senza tempo, con il quale visitatori e viaggiatori si integrano nei quartieri della città, portando valore aggiunto, senza precludere la vivibilità di contesti che sono anche residenziali. Un risultato eccellente, reso possibile mettendo al centro il valore della qualità ma anche e, soprattutto, grazie all’importante opera di risanamento economico e di rilancio dell’azione della Fondazione del Carnevale di Putignano di cui andiamo particolarmente fieri.”