'Shahr-I Sokhta', la Città bruciata (Iran) in mostra a Lecce
FRANCESCO GRECO. LECCE - La “Città bruciata”
, ritrovata da
un pool di archeologi italiani
(Unisalento, Dipartimento Archeologia e
BB. CC.) e iraniani dopo anni di scavi (si
cominciò nel 2014), piace un sacco a
quel popolo. Tant’è che è stata proposta
in vari atenei e musei da un punto
all’altro del Paese.
Altre istituzioni accademiche la attendono, ma nel frattempo Roma e Teheran hanno deciso di condividerla: sarà a Lecce fino al 28 luglio. “Shahr-I Sokhta” (Quando il mito diventa Storia), mostra fotografica e archeologica a cura di Enrico Ascalone e Mansur Sajjadi, è stata presentata nell’aula “Mario Marti” al Monastero degli Olivetani di Lecce nel corso di una giornata intensa di incontri, scoperte, emozioni, condivisioni.
Nel tempo ispido che attraversiamo, è stato bello udire la locuzione “diplomazia culturale” , quasi a tracciare una via possibile alla coesistenza e al reciproco arricchimento dei popoli, l’Aleph segreto eppure a portata di mano che conduce alla speranza magicamente ritrovato fra la sabbia del deserto a sud dell’Iran, uno dei siti più ricchi di testimonianze al mondo, semanticamente affollato nelle sue stratificazioni (l’insediamento risale a 5mila anni fa). Mentre sono in corso altre tre missioni sempre in comune fra Italia e Iran (la prima risale al 1959).
L’hanno usata nell’introduzione ai lavori il rettore Fabio Pollice e via via tutti i relatori: l’ambasciatrice italiana a Teheran Paola Amadei (in videocollegamento), Mohammed Reza Saburi, ambasciatore dell’Iran in Italia (al centro nella foto), Giuseppe Perrone (Direzione Generale Diplomazia Pubblica e Culturale), Parvin Moazzemi (Addetto Culturale presso l’Ambasciata della Repubblica Islamica in Italia), Girolamo Fiorentino (Direttore Dipartimento BB. CC.), Gianluca Tagliamonte (Direttore Scuola Specializzazione in Beni Archeologici “Dinu Adamesteanu”). Presentati anche un romanzo e un film sulla mitica “città bruciata”.
“Il Mercante di Sumer” , autrice Patrizia Carassai, presentazione di Manuela De Giorgi (Docente di Storia dell’Arte Medievale all’Unisalento) e di Milena Primavera (Docente di Metodologie della Ricerca Archeologica, Unisalento). E “Burnt City” , di Nasser Pooyesh, presentato dal prof. Luca Bandirali (Docente di Cinema, fotografia e televisione all’Unisalento).
Altre istituzioni accademiche la attendono, ma nel frattempo Roma e Teheran hanno deciso di condividerla: sarà a Lecce fino al 28 luglio. “Shahr-I Sokhta” (Quando il mito diventa Storia), mostra fotografica e archeologica a cura di Enrico Ascalone e Mansur Sajjadi, è stata presentata nell’aula “Mario Marti” al Monastero degli Olivetani di Lecce nel corso di una giornata intensa di incontri, scoperte, emozioni, condivisioni.
Nel tempo ispido che attraversiamo, è stato bello udire la locuzione “diplomazia culturale” , quasi a tracciare una via possibile alla coesistenza e al reciproco arricchimento dei popoli, l’Aleph segreto eppure a portata di mano che conduce alla speranza magicamente ritrovato fra la sabbia del deserto a sud dell’Iran, uno dei siti più ricchi di testimonianze al mondo, semanticamente affollato nelle sue stratificazioni (l’insediamento risale a 5mila anni fa). Mentre sono in corso altre tre missioni sempre in comune fra Italia e Iran (la prima risale al 1959).
L’hanno usata nell’introduzione ai lavori il rettore Fabio Pollice e via via tutti i relatori: l’ambasciatrice italiana a Teheran Paola Amadei (in videocollegamento), Mohammed Reza Saburi, ambasciatore dell’Iran in Italia (al centro nella foto), Giuseppe Perrone (Direzione Generale Diplomazia Pubblica e Culturale), Parvin Moazzemi (Addetto Culturale presso l’Ambasciata della Repubblica Islamica in Italia), Girolamo Fiorentino (Direttore Dipartimento BB. CC.), Gianluca Tagliamonte (Direttore Scuola Specializzazione in Beni Archeologici “Dinu Adamesteanu”). Presentati anche un romanzo e un film sulla mitica “città bruciata”.
“Il Mercante di Sumer” , autrice Patrizia Carassai, presentazione di Manuela De Giorgi (Docente di Storia dell’Arte Medievale all’Unisalento) e di Milena Primavera (Docente di Metodologie della Ricerca Archeologica, Unisalento). E “Burnt City” , di Nasser Pooyesh, presentato dal prof. Luca Bandirali (Docente di Cinema, fotografia e televisione all’Unisalento).