TARANTO - Conservare l’habitat naturale del litorale marino ionico e proteggere la fauna del luogo, soprattutto le specie considerate vulnerabili e a rischio di estinzione. È l’ennesimo obiettivo tempestivamente perseguito dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Rinaldo Melucci a seguito dell’ordinanza che dispone il divieto di occupare una porzione della spiaggia in località “Torretta Mare”, nella Marina di Taranto, che è stata scelta da esemplari della tartaruga “Caretta Caretta” per la nidificazione. Il provvedimento è stato emesso a seguito della segnalazione fatta giungere alle autorità comunali da associazioni appartenenti al WWF e dalle guardie zoofile e sulla scorta delle successive verifiche svolte dall’assessore all’Ambiente, Stefania Fornaro. Preso atto della necessità di dover salvaguardare l’area teatro di questo evento eccezionale, lo stesso assessore e la Direzione del Settore Ambiente e della Qualità della Vita hanno dato il via all’iter per disporre una serie di misure volte a garantire la sicurezza e la tranquillità della zona in cui è stato individuato il nido, come la delimitazione del luogo e la predisposizione di un corridoio con sistemi ombreggianti sino al bagnasciuga per rendere più agevole il percorso in acqua delle tartarughe appena venute alla luce.
Fra le prescrizioni previste dall’ordinanza spiccano quelle relative al divieto di occupare la zona interessata dal provvedimento con ombrelloni, sedie e mezzi nautici, di lasciare natanti in sosta, di praticare giochi o attività che possano disturbare le tartarughe e di gettare rifiuti, accendere fuochi e utilizzare prodotti inquinanti.
In collaborazione con il WWF Taranto e le guardie zoofile, il Comune garantirà la sorveglianza e il monitoraggio del luogo, assicurando la massima tutela del nido e delle tartarughe neonate. In prossimità del periodo di schiusa, sarà anche valutata l’eventuale sospensione della pubblica illuminazione nel tratto di lungomare prospiciente l’arenile “Torretta Mare”.
Sempre attenta alle tematiche ambientali ed impegnata quotidianamente nella salvaguardia delle specie protette e delle bellezze naturali del territorio, l’Amministrazione Melucci ha confermato anche in questa occasione di essere in prima fila quando si tratta di preservare la biodiversità e garantire la salute degli ecosistemi costieri attraverso l’adozione di buone pratiche. Recentissimi esempi di questa attività sono l’istituzione di una “Spiaggia ecologica”, con l’ottimizzazione del recupero della Posidonia, e di un’Area Marina Protetta, segnali di una politica che guarda al futuro e che valorizza le risorse naturali come motore di sviluppo economico e sociale, così come delineato dall’indirizzo strategico del progetto “Ecosistema Taranto”.
Fra le prescrizioni previste dall’ordinanza spiccano quelle relative al divieto di occupare la zona interessata dal provvedimento con ombrelloni, sedie e mezzi nautici, di lasciare natanti in sosta, di praticare giochi o attività che possano disturbare le tartarughe e di gettare rifiuti, accendere fuochi e utilizzare prodotti inquinanti.
In collaborazione con il WWF Taranto e le guardie zoofile, il Comune garantirà la sorveglianza e il monitoraggio del luogo, assicurando la massima tutela del nido e delle tartarughe neonate. In prossimità del periodo di schiusa, sarà anche valutata l’eventuale sospensione della pubblica illuminazione nel tratto di lungomare prospiciente l’arenile “Torretta Mare”.
Sempre attenta alle tematiche ambientali ed impegnata quotidianamente nella salvaguardia delle specie protette e delle bellezze naturali del territorio, l’Amministrazione Melucci ha confermato anche in questa occasione di essere in prima fila quando si tratta di preservare la biodiversità e garantire la salute degli ecosistemi costieri attraverso l’adozione di buone pratiche. Recentissimi esempi di questa attività sono l’istituzione di una “Spiaggia ecologica”, con l’ottimizzazione del recupero della Posidonia, e di un’Area Marina Protetta, segnali di una politica che guarda al futuro e che valorizza le risorse naturali come motore di sviluppo economico e sociale, così come delineato dall’indirizzo strategico del progetto “Ecosistema Taranto”.