TARANTO - Nella giornata di ieri, un incontro decisivo è avvenuto a Palazzo di Città tra il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, e i tre Commissari di Ex ILVA in Amministrazione Straordinaria: Alessandro Danovi, Francesco di Ciommo e Daniela Savi. Lo scopo dell'incontro era rimodulare il cronoprogramma per l'utilizzo dei fondi ex ILVA, fondamentali per l'implementazione dei progetti comunali.
L'incontro, caratterizzato da toni cordiali ma decisivi, ha visto la partecipazione anche del capo di Gabinetto del Comune, avv. Greta Marraffa. Melucci ha sottolineato l'importanza di queste risorse, che hanno già consentito di avviare dodici progetti e di investire oltre 20 milioni e mezzo di euro. Tra gli obiettivi principali, il potenziamento dei servizi orientati al concetto di "welfare di comunità", la riqualificazione degli spazi urbani periferici e il processo di trasformazione del territorio.
Un punto cruciale dell'incontro è stato il futuro dello stabilimento ILVA. In seguito alla sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, che impone la sospensione delle attività industriali pericolose, Melucci ha ribadito la necessità di avviare immediatamente l'accordo di programma. Questo accordo, secondo il sindaco, è l'unica soluzione capace di garantire la tutela della salute, dell'ambiente e dell'occupazione.
"Non possiamo più temporeggiare", ha affermato Melucci, esortando Governo e Commissari a intraprendere azioni concrete e immediate verso la decarbonizzazione dello stabilimento. Ha inoltre espresso preoccupazione per il destino di Taranto, avvertendo che senza un vero accordo di programma, la città rischia di diventare una "seconda Bagnoli".
Il riferimento a Bagnoli, quartiere di Napoli caratterizzato da gravi problemi ambientali legati all'industria pesante del passato, sottolinea l'urgenza di intervenire in modo risolutivo per evitare simili conseguenze a Taranto.
Melucci ha concluso sottolineando la necessità di un impegno responsabile da parte di tutte le parti coinvolte per affrontare questa sfida storica e cruciale per il futuro della città e dei suoi abitanti.
L'incontro, caratterizzato da toni cordiali ma decisivi, ha visto la partecipazione anche del capo di Gabinetto del Comune, avv. Greta Marraffa. Melucci ha sottolineato l'importanza di queste risorse, che hanno già consentito di avviare dodici progetti e di investire oltre 20 milioni e mezzo di euro. Tra gli obiettivi principali, il potenziamento dei servizi orientati al concetto di "welfare di comunità", la riqualificazione degli spazi urbani periferici e il processo di trasformazione del territorio.
Un punto cruciale dell'incontro è stato il futuro dello stabilimento ILVA. In seguito alla sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, che impone la sospensione delle attività industriali pericolose, Melucci ha ribadito la necessità di avviare immediatamente l'accordo di programma. Questo accordo, secondo il sindaco, è l'unica soluzione capace di garantire la tutela della salute, dell'ambiente e dell'occupazione.
"Non possiamo più temporeggiare", ha affermato Melucci, esortando Governo e Commissari a intraprendere azioni concrete e immediate verso la decarbonizzazione dello stabilimento. Ha inoltre espresso preoccupazione per il destino di Taranto, avvertendo che senza un vero accordo di programma, la città rischia di diventare una "seconda Bagnoli".
Il riferimento a Bagnoli, quartiere di Napoli caratterizzato da gravi problemi ambientali legati all'industria pesante del passato, sottolinea l'urgenza di intervenire in modo risolutivo per evitare simili conseguenze a Taranto.
Melucci ha concluso sottolineando la necessità di un impegno responsabile da parte di tutte le parti coinvolte per affrontare questa sfida storica e cruciale per il futuro della città e dei suoi abitanti.